Il Palio a pagamento fa flop

Alcuni hanno versato l’obolo di un euro senza batter ciglio, altri hanno «approfittato» della libera offerta per entrare gratis, altri ancora non si sono nemmeno posti il problema pensando che la raccolta fondi fosse destinata ad altro. La scelta della Wasken Boys di far pagare l’entrata al ponte e al lungofiume (in tutto sono state organizzate cinque postazioni negli accessi principali) per assistere allo spettacolo ha trovato riscontro solo in parte degli spettatori. «È dura, finora non molte persone hanno versato l’euro», ha commentato un volontario della Wasken Boys poco prima dell’inizio della rievocazione storica.

I «contribuenti» hanno comunque apprezzato l’idea. «Un euro è alla portata di tutti - ha spiegato Raffaella, una ragazza di Boffalora d’Adda -. Non ci trovo niente di male a chiedere un piccolo contributo, soprattutto se ciò serve a sostenere una manifestazione che ormai è entrata nella tradizione lodigiana». Le fa eco Paolo: «Da altre parti chiedono molto di più: qui l’offerta è libera, ognuno può scegliere. Un euro è una cifra simbolica, trovo che l’idea sia da apprezzare». Alcuni poco informati non hanno invece compreso il senso della «donazione»: «Io al Comune di Lodi non do un bel niente», il commento sprezzante di un signore, pensando probabilmente a una nuova tassa per «rimpolpare» le casse municipali. La raccolta fondi serivirà invece alla Wasken Boys per sostenere e dare un futuro al Palio di Lodi, la manifestazione giunta alla sua 28esima edizione. Dopo l’anteprima sul fiume, la sfida tra i rioni entrerà nel vivo il prossimo autunno, precisamente domenica 5 ottobre. In piazza della Vittoria andranno in scena le tre gare classiche sui cavalli a rotelle: la cursa dei puledrìn, la gara degli anelli e la cursa dei cavai. A contendersi il Gonfalone e il Baston de San Bassan gareggeranno i campioni uscenti di Revellino Marte, trionfatori lo scorso anno, Colle Eghezzone, Sant’Alberto, San Gualtero, Boffalora, Lodi Vecchio e Omegna, città gemellata con Lodi. Si attende inoltre una risposta da Costanza, l’altra città che vanta il gemellaggio con il capoluogo. Prima del Palio, la Wasken Boys sta pensando di organizzare uno spettacolo musicale: sono già stati avviati contatti con la Fanfara dei Carabinieri di Milano per celebrare il bicentenario dell’arma.

La scelta della Wasken Boys di far pagare l’entrata al ponte e al lungofiume per assistere allo spettacolo è stata quasi ignorata

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