IL LUTTO - È morto l’ex presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Le reazioni

Aveva 98 anni: è stato il presidente a essere rieletto al Quirinale

L’Italia in lutto, è morto nella serata di venerdì Giorgio Napolitano. L’ex presidente della Repubblica aveva compiuto 98 anni lo scorso 29 giugno. Napolitano, a lungo dirigente del Partito comunista italiano, ha ricoperto gli incarichi di presidente della Camera e ministro degli Interni. È stato il primo capo dello Stato eletto per due mandati.

I PRIMI COMMENTI

«La sua morte mi addolora profondamente e, mentre esprimo alla sua memoria i sentimenti più intensi di gratitudine della Repubblica, rivolgo ai familiari il cordoglio dell’intera nazione». Così il presidente della Repubblica Sergio Mattarella dopo la morte del presidente emerito Giorgio Napolitano. «Nella vita di Giorgio Napolitano si specchia larga parte della storia della seconda metà del Novecento, con i suoi drammi, la sua complessità, i suoi traguardi, le sue speranze. Dalla frequentazione, negli anni giovanili, dello stimolante ambiente culturale napoletano, all’adesione alla causa antifascista e del movimento comunista, all’impegno per lo sviluppo del Mezzogiorno e delle classi sociali subalterne, sino poi alla convinta opera europeistica e di rafforzamento dei valori delle democrazie, il presidente Napolitano ha interpretato significative battaglie per lo sviluppo sociale, la pace e il progresso dell’Italia e dell’Europa».

«Saluto con rispetto e commozione un protagonista della storia politica del nostro Paese, una persona che mi ha dimostrato stima e fiducia in momenti difficili della vita politica italiana. Esprimo condoglianze sentite e sincere ai familiari e alle persone che gli sono state vicine». Così il ministro dell’economia Giancarlo Giorgetti che fu nominato nel 2013 proprio dal Presidente Napolitano tra i 10 saggi per elaborare un piano di riforme istituzionali ed economiche.

«Il Presidente Giorgio Napolitano è stato assoluto protagonista della storia italiana ed europea degli ultimi settant’anni. Presidente della Repubblica, Presidente della Camera, Ministro dell’Interno, ha saputo coniugare il dialogo con tutte le culture politiche con la capacità di agire con saggezza e coraggio, a tutela dei cittadini e della Costituzione». Così l’ex presidente del Consiglio Mario Draghi. «Ha accompagnato l’Italia con la sua visione europeista, ha tenuto ferma la sua collocazione atlantica, ne ha rafforzato il ruolo nel mondo. Nel corso di tutta la sua vita, costante, profondamente sentito è stato il suo impegno per il Mezzogiorno e per il rinnovamento delle istituzioni, che ha dato alla sua difesa dell’unità d’Italia, dei valori repubblicani e costituzionali la concretezza dell’azione politica. Gli sono personalmente grato per gli scambi che abbiamo avuto, ricchi della sua esperienza e del suo affetto, e porgo le più sentite condoglianze alla moglie Clio, ai figli Giovanni e Giulio e a tutti i suoi cari», conclude.

“Con la scomparsa del Presidente emerito Giorgio Napolitano l’Italia perde uno straordinario testimone della nostra storia repubblicana. Per lui politica, cultura e istituzioni erano vita, passione, ma anche razionalità e coerenza». Così il Presidente del Senato Ignazio La Russa.

«Quando ero ministro della Difesa - ricorda il presidente del Senato Ignazio la Russa - aveva stabilito con me, da capo supremo delle Forze Armate, un forte rapporto di collaborazione e io mai ho celato le mie simpatie personali nei suoi confronti, nonostante avessimo posizioni politiche ben distanti». «Al Presidente Napolitano - aggiunge - ho sempre riconosciuto la sua puntigliosa attenzione nei confronti delle nostre Forze armate, del loro onore, delle loro qualità, della loro necessità di essere considerate uno dei momenti fondamentali della comunità nazionale. Ricordo, inoltre, che la sua parola fu decisiva affinchè la celebrazione per i centocinquanta anni dell’Unità d’Italia avvenisse con l’importanza che meritava».

«Addio al Presidente Giorgio Napolitano. Perdiamo un protagonista della storia del nostro Paese, che dal Colle l’ha guidato a lungo in momenti difficili. La sua visione e la sua fervida convinzione europeista hanno contribuito a segnare la vocazione all’apertura e alla cooperazione dell’Italia, indicando una via di integrazione che va ancora proseguita. Tutta la comunità democratica si stringe affettuosamente alla sua famiglia e ai suoi cari in questo momento di doloroso cordoglio». Lo afferma la segretaria del Pd Elly Schlein.

© RIPRODUZIONE RISERVATA