Il Lodigiano in zona rossa, tutte le regole da rispettare

I nuovi divieti imposti dal governo sono partiti ieri e resteranno validi fino al 31 gennaio

La Lombardia è ufficialmente in zona rossa da ieri e fino al 31 gennaio. Dopo un lungo tira e molla tra Ministero della Salute e Regione Lombardia, il ministro Roberto Speranza ha firmato l’ordinanza sabato mattina. Al netto delle eventuali decisioni del tribunale amministrativo sul ricorso che Regione Lombardia presenterà oggi, alla Lombardia si applicano le misure dell’articolo 3 del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 14 gennaio, il nuovo Dpcm firmato da Conte giovedì sera. La Lombardia era già stata zona rossa a partire dal 6 novembre scorso, ma oggi rispetto ad allora sono state modificate alcune misure di contenimento secondo quanto già sperimentato nel periodo delle feste natalizie (blocco tra regioni, visita a parenti e amici), anche se l’impianto generale rimane sostanzialmente lo stesso.

Spostamenti

In zona rossa ci si può muovere solo per motivi di lavoro, salute o situazioni di necessità, sempre con autocertificazione. Gli spostamenti tra regioni sono vietati fino al 15 febbraio, indipendentemente dal colore delle regioni. Si può usufruire dei servizi e delle attività aperte, ma solo all’interno del proprio comune, ed è consentito una sola volta al giorno fare visita ad amici o parenti, nel limite di due persone (oltre figli under 14 o persone disabili o non autosufficienti) sempre all’interno del proprio comune. Chi abita in un comune con popolazione inferiore ai 5mila abitanti può spostarsi per gli stessi motivi anche fuori dal proprio comune, entro un raggio di 30 chilometri dai confini comunali, ma non verso il capoluogo di Provincia, dunque non verso Lodi. È sempre in vigore il coprifuoco dalle 22 alle 5 del mattino. È sospesa l’efficacia dell’ordinanza regionale con cui si limitava la circolazione dei veicoli privati Euro 4 nei comuni di fascia 1 e in quelli con più di 30mila abitanti in fascia 2.

Attività commerciali
e servizi alla persona

Sono sospese le attività dei negozi di vicinato e nelle medie e grandi strutture di vendita, sono aperti gli alimentari, le farmacie e parafarmacie, i tabacchi, le edicole e le attività di vendita individuate nell’allegato 23 del Dpcm tra quelle considerate di necessità (tra cui negozi di computer ed elettronica, vernici e ferramenta, librerie e cartolerie, negozi di biancheria, abbigliamento e scarpe per bambini, articoli sportivi e giochi, cosmetici, cura della persona e della casa, distributori automatici): le attività non sono individuate tramite codice Ateco, e dunque è sufficiente avere la vendita di tale merceologia per poter esercitare. I servizi alla persona sono sospesi parzialmente: sono aperti barbieri, parrucchieri e servizi di lavanderia, sono chiusi i centri estetici e i tatuatori). I mercati sono consentiti solo per i generi alimentari, agricoli e florovivaistici, i banchi non alimentari non possono parteciparvi.

Ristorazione e somministrazione

Sono sospese le attività di ristorazione come bar, pub, ristoranti, gelaterie e pasticcerie. Per tutti è sempre consentita la consegna a domicilio, senza limitazioni d’orario. È consentita anche attività d’asporto fino alle 18 per i bar e i pub, fino alle 22 per le altre attività. Sono aperte le attività di ristorazione e somministrazione nelle aree di servizio lungo le autostrade, negli aeroporti e negli ospedali. In caso di asporto è fatto però divieto di consumare nelle immediate vicinanze del servizio di vendita, e dalle 18 non è consentito il consumo su aree pubbliche.

Norme di apertura

Per tutti gli esercizi di cui è autorizzata l’apertura, valgono le regole note sul distanziamento e sull’uso della mascherina, ed è fatto obbligo tassativo di esporre un cartello riportante il numero massimo di persone ammesse contemporaneamente all’interno, limite che deve essere osservato scrupolosamente.

Scuola

Studenti di scuole superiori e studenti delle classi seconde e terze delle medie praticano la didattica a distanza al 100 per cento. L’attività in presenza in questi casi è consentita solo per condurre laboratori e per studenti con disabilità o bisogni educativi speciali (Bes). I servizi educativi di prima infanzia, gli alunni di scuola elementare e della classe prima delle medie svolgono didattica in presenza. L’uso della mascherina in presenza è obbligatorio, salvo che per bambini di età inferiore ai 6 anni e per soggetti con patologie certificate.

Attività culturali

Sono sospese mostre e apertura al pubblico dei musei, restano aperti su appuntamento archivi e biblioteche. Restano chiusi cinema e teatri. Sono sospesi anche convegni e congressi, e anche riunioni di carattere privato, che possono tenersi in modalità a distanza, e sono vietate fiere e sagre di ogni tipo, così come feste private in luoghi al chiuso o all’aperto. Restano chiuse sale da ballo e discoteche, e locali d’intrattenimento.

Sport

Sono sospese le attività sportive, anche all’aperto, e sono ferme tutte le competizioni (e gli allenamenti collettivi) tranne quelle riconosciute dal Coni di interesse nazionale. Ancora chiuse palestre e piscine. Si può svolgere attività motoria all’aperto vicino a casa e anche attività sportiva all’aperto, in forma strettamente individuale, e sempre nelle vicinanze della propria abitazione.

Luoghi di culto

L’accesso ai luoghi di culto è garantito nel rispetto delle misure organizzative tali da evitare assembramenti, e le stesse funzioni religiose, comprese messe e funerali, potranno svolgersi con la partecipazione di persone, nel rispetto dei protocolli anti-contagio. Le chiese sono aperte anche per forme di preghiera individuale, secondo le disposizioni individuate delle singole parrocchie.

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