Signor direttore, è con vero piacere che mi congratulo con Lei e tutti i suoi collaboratori per i continui sforzi che avete fatto nell’intento di fornire a noi lodigiani (e non solo) un’informazione tempestiva, il più obiettiva possibile e con i sistemi sempre aggiornati coi tempi. Lo scopo di questa mia è quello di esprimere le mie considerazioni sul progetto costruzione centrale idroelettrica di di Castelnuovo.La trattazione dell’argomento, con i numerosi articoli apparsi sino ad ora (e siamo solo all’inizio) in modo appassionante, almeno per me, che pure non ho interessi diretti, mi ha indotto a documentarmi meglio sull’argomento in oggetto, e, rispolverate le mie vecchie conoscenze tecniche, ho cercato di farmi un quadro più completo sulle problematiche che porterebbe la realizzazione del progetto, problematiche ma anche vantaggi ambientali ed economici.La costruzione della centrale elettrica alla foce del fiume Adda, come tutte le attività dell’uomo, comporta naturalmente effetti positivi ed altri negativi. Dalle pagine del «Cittadino» di questi ultimi tempi ho colto prevalentemente la preoccupazione per le possibili conseguenze di tale opera: giusto e lecito porsi delle domande, ed è quello che ho fatto anch’io. Sono un lodigiano della bassa con un po’ di bagaglio tecnico, che sulle rive di un fiume (non l’Adda, il Po) è sempre vissuto da oltre mezzo secolo, amante della natura ma che usa quotidianamente l’automobile, e qualsiasi mezzo di trasporto ed ha sempre fatto uso, all’occorrenza, di ogni tipo di medicinale, anche se le controindicazioni erano sempre ben evidenziate (le famose due facce della medaglia).E cosa ho fatto? Alle domande ho cercato di dare una risposta attraverso un po’ di documentazione tecnica indiretta ma anche con i diretti interessati e sono arrivato alle seguenti conclusioni.Lo sbarramento sul Po della centrale idroelettrica Enel dell’isola Serafini ha creato un salto di oltre 10mt tra il livello a monte e quello a valle; si dà il caso che il fiume Adda sfoci nel ramo a valle e quindi il livello delle acque dell’Adda ha subito un notevole abbassamento dopo la realizzazione Serafini, con conseguente riduzione delle falde acquifere dalla foce per diversi km in direzione Pizzighettone. Per contrastare l’eccessivo abbassamento della falda, che avrebbe procurato difficoltà di irrigazione a tutti i terreni e conseguente loro riduzione di produttività, sono già state realizzate delle traverse (piccole dighe di sbarramento) di cui l’ultima tra Maccastorna e Castelnuovo.La realizzazione della centrale avverrebbe proprio in corrispondenza dell’attuale sbarramento di 1,80 mt, (che i pesci non hanno ancora imparato a superare). L’installazione delle paratie mobili azionate da cuscini (tecnica ampliamente sperimentata nel sollevamento anche di corpi molto pesanti) procurerebbe un ulteriore innalzamento di 3 mt delle acque del fiume, che si ripercuoterebbe con beneficio anche sulla falda acquifera di tutti i terreni interessati.Le paratie mobili creerebbero quindi stabilità al livello del fiume in particolar modo durante i periodi di magra, con garanzia di acqua sia per la centrale ma anche per tutti i terreni agricoli attraversati.La sicurezza in caso di piena è assicurata dai vari enti preposti alla regolazione delle acque in uscita dal lago di Como e da tutte le altre centrali Enel, Edison, e private, che sono innumerevoli ed alcune funzionanti dai primi anni del 1900. Mi sento di aggiungere (a dimostrazione che non ho alcun interesse con la società Vis di Maccastorna) che qualora si verificasse l’evento peggiore per una diga questo procurerebbe solo danni economici all’impianto ma nessuno a valle, né a persone o cose, in quanto il deflusso delle acque avverrebbe con gradualità perché è pressoché impossibile che avvenga un cedimento contemporaneo delle oltre 20 paratie mobili di sbarramento.Per quanto concerne la validità economica, messa in discussione da alcuni, l’investimento in questa centrale idroelettrica, apparentemente più oneroso, che trova l’ammortamento in un numero di anni analogo a quello di una centrale di pari potenza a pannelli solari, non è proprio trascurabile, a maggior ragione se si considera che la produzione di energia da centrali idroelettriche non riceve alcun incentivo, a differenza dell’energia da fotovoltaico. La domanda cosa ci guadagnano i lodigiani, ha trovato risposta nella scoperta di alcuni vantaggi non proprio trascurabili:1) Lavoro alle imprese edili, ditte meccaniche ed elettromeccaniche per la realizzazione2) Si evita l’immissione nell’atmosfera di ca 8.500 tonnellate di CO2 all’ anno (La produzione da fonti convenzionali di energia elettrica provoca l’immissione nell’aria di 393,7 grammi di CO2/kWh (fonte IPCC).3) Si risparmiano 3.300.000 Sm3 di gas necessari alla produzione, con centrali termoelettriche di ultima generazione, di un analogo quantitativo di milioni di Kwh all’anno (considerando che dipendiamo per i 2/3 dall’importazione non è proprio trascurabile)4) Come ogni attività produttiva, pagamento di tasse all’erario e concessioni ai vari enti preposti.5) E’ vero che l’Adda per circa 10 km acquisterebbe una maggior massa di acqua di ca 3 milioni di m3, ma si verrebbero solo a ristabilire le condizioni precedenti alla diga Serafini. Inoltre, se pensiamo ai benefici dell’acqua (oasi nei deserti, effetto climatico dei mari) all’innalzamento della falda acquifera nei terreni, si può aggiungere una mitigazione, seppur minima, della temperatura nell’ambiente circostante. 6) Impianto di produzione con impossibilità di delocalizzazione.Tutto considerato, in un periodo di elevata competitività a tutti nota, per effetto della globalizzazione, viene da chiedersi: perché lasciare scorrere …le opportunità che la natura ci mette a disposizione?Ps. Se avevo qualche dubbio sulla sicurezza dell’impianto, mi sono rassicurato visionando in loco le tecniche di coltura dei terreni, dell’allevamento del bestiame, delle altre attività collaterali all’agricoltura, l’ordine e l’efficienza degli impianti industriali, tutti indici di serietà, di amore per la natura e l’habitat (ovviamente anche il discorso economico riveste la sua importanza ed aiuta alla conservazione dell’ambiente). Tutte cose comunque note alla sua attenzione per conoscenza diretta.
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