Il grido di dolore dei 40 macellai che resistono in Provincia di Lodi VIDEO

All’assemblea di Federcarni a Bertonico hanno raccontato le difficoltà legate soprattutto al caro bollette e agli altri costi in crescita

Sono più di 40 i macellai ancora attivi in provincia di Lodi: attività che difendono la qualità del prodotto, presidi sociali e culturali per le comunità; attività che oggi però sono chiamate a fare i conti con il caro bollette, i costi di smaltimento elevati e le troppe regole. È quanto emerso lunedì a Bertonico in occasione dell’assemblea regionale dei macellai presieduta da Marco Mola, presidente regionale di Federcarni e presidente provinciale della categoria. Al suo fianco sono intervenuti Isacco Galuzzi di Confcommercio Lodi, i referenti lodigiani dell’Ats, il direttore del distretto Basso Lodigiano Enrico Rossi e il veterinario Silvano Labadini, e la consigliera regionale (FdI) Patrizia Baffi.

«Dobbiamo imparare ad essere un po’ meno individualisti, a cogliere le idee altrui che funzionano - ha osservato Mola -, ma allo stesso tempo dobbiamo affrontare problemi come i costi dell’energia, un elemento fondamentale per noi che abbiamo le celle frigorifere, così come spesso la Tari ci penalizza, oltre alle difficoltà legate al mercato dei sottoprodotti». Galuzzi ha quindi evidenziato il tema energetico: «So che le cose da fare sono sempre tante, ma non fatevi problemi, analizzate i vostri consumi e portateci pure le carte per capire insieme cosa non va; siete dei presidi sociali importanti - ha concluso -, bene nel territorio le iniziative di ricambio generazionale».

Quindi il plauso ai rappresentanti Ats lodigiani per la collaborazione.

Baffi ha concluso: «È stato un confronto costruttivo in un momento difficile che colpisce anche Federcarni: l’attenzione di Regione Lombardia non manca, ma nel momento in cui cambiano i bisogni è necessario rivedere i criteri di alcune misure e bandi e da parte mia ho dato piena disponibilità ad accogliere queste istanze in Commissione Attività produttive di Regione Lombardia, di cui sono membro, nella quale stiamo lavorando anche ad una Risoluzione, con indicazioni al Governo e a Regione, sulla necessità di rivedere alcune linee di finanziamento al settore».

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