I contagi sono cresciuti ancora, matrimonio con 30 positivi su 60 invitati

I nuovi casi sono tutti di variante Delta: dal 25 giugno a ieri il Lodigiano ha contato 238 persone infettate dal virus. Per fortuna, nessuno dei casi è risultato grave, pochi i ricoveri

Nuovi 17 casi di contagio, ieri, nel Lodigiano. A far crescere i numeri, dopo il focolaio di Codogno, anche un matrimonio, in provincia di Cremona, con 60 partecipanti, avvenuto lunedì scorso. Il giorno dopo la cerimonia lo sposo ha incominciato ad accusare i primi sintomi e il tampone è risultato positivo. L’Ats ha sottoposto a tracciamento tutti e 60 gli invitati. Trenta di questi sono risultati contagiati, la metà dei quali residente in provincia di Lodi. Dal 25 giugno, il giorno precedente l’evento con 250 partecipanti, al Koral Beach Club di Codogno, fino al 15 luglio, cioè in 20 giorni, il report regionale ha registrato, in provincia di Lodi, 238 nuovi casi di Covid, 68 dei quali nei primi 10 giorni e 170 nei 10 giorni successivi (più del doppio).

Focolai nella Bassa

La localizzazione prevalente dei contagi nella Bassa è confermata dai numeri: Lodi ha segnato un più 22, Codogno 49, Casale 28, Castiglione 25, mentre negli altri centri maggiori siamo sempre sotto la decina e alcuni (Tavazzano e Mulazzano, ad esempio) non hanno registrato casi. Anche nei centri maggiori, negli ultimi 10 giorni, i contagi sono più che raddoppiati rispetto ai 10 giorni precedenti. A Lodi si è passati da 5 a 17, a Codogno da 15 a 34, a Casale da 9 a 19, a Castiglione addirittura da 4 a 25. Ieri, Lodi ha registrato 3 nuovi casi (3.480 da inizio pandemia), Codogno 2 (1.043), Casale 1 (979), Castiglione 3 (431), Sant’Angelo 1 (909) e Somaglia 3 (329).

Tutte varianti Delta

Tutti gli ultimi casi di contagio, nel Lodigiano, sono da variante Delta, la cui caratteristica è la particolare contagiosità. Per gli esperti non c’è una spiegazione particolare del fatto che l’incremento dei casi parta sempre dalla Bassa. L’unica spiegazione potrebbe essere legata alla presenza degli impianti di logistica. In questi giorni ci sono molti casi anche a Piacenza dove lavorano diversi lodigiani della Bassa.

La storia dei contagi dimostra che una sola dose vaccinale non basta. L’Asst di Lodi si è detta pronta, se serve, a riaprire gli ambulatori Covid e l’Ats a far ripartire le Usca, anche se queste ultime entrerebbero in campo solo in caso di contagi tra gli anziani. Il Lodigiano è attualmente la provincia con la percentuale più alta di nuovi casi della Lombardia, in rapporto alla pur limitata popolazione, ma per fortuna, nessuno è risultato grave. Le mascherine, all’aperto, si possono togliere solo se si è sicuri di essere lontani oltre un metro dagli altri, altrimenti restano un ottimo strumento di prevenzione, insieme al vaccino.

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