Ha ragione Renzi: tutti da rottamare

Signor direttore, sono ricoverato in ospedale a Casale (Hospice) per guai non da niente. So poco e male di quel che avviene nella nostra povera Italia, ma ho capito chiarissimamente che siamo curati nel peggiore dei modi possibili e le speranze di salvarci sembrano zero: c’è in me, così arrabbiato e fuori d’uso come sono, una tristezza infinita e vorrei dire la mia.Non le ho mai chiesto nulla, ma stavolta le faccio avere un mio scritto che vorrei fosse pubblicato in prima pagina, in maniera vistosa, senza tagli nè aggiunte nè correzioni, anche se so che prendo una posizione intransigente, di sfida, controcorrente, perché con le giustificazioni, con i distinguo e con le buone maniere abbiamo ridotto l’Italia a qualcosa di turpe. Ella può pubblicare con tutti i commenti che vuole ed io accetto; in caso di non pubblicazione, io non contesterò. Chissà che altri intervengano su una questione grave e siano così bravi da essere più persuasivi di me!Sono consapevole di chiederle qualcosa di molto importante per lei, ma dobbiamo dimenticare che, facendo finta di niente - come finora abbiamo fatto - della situazione, abbiamo creato una generazione di ladri.Vorrei dire la mia con pena e con rabbia, vedendo il mio Paese sprofondare nell’abisso.Solo qualche considerazione, aspra, cruda, provocatoria. Siamo peggio che nella m..., dico che Renzi aveva ragione: bisogna rottamare, rottamare tutto, cominciare tutto da capo in modo che della classe dirigente non resti più niente, assolutamente niente e nessuno. Via, via proprio tutti, anche quelli che sono mille volte onesti e seri e capaci: è loro dovere sacrificarsi per l’Italia, se la amano; devono andarsene del tutto, scomparire, farsi dimenticare.Altra necessaria considerazione più crudele e più provocatoria ancora... Ripeto: rottamiamo, sbaracchiamo, facciamo piazza pulita del vecchio, ma - attento Renzi! - non nascondendo la realtà, imbrogliandoci con le parole, non presentandoci verginelle con alle spalle vent’anni di politica. Basta prenderci in giro!Il sindaco di Lodi, il caro e bravo Guerini, ha fatto il presidente della Provincia di Lodi per dieci anni e poi il sindaco di Lodi per altri dieci anni e adesso, vecchio, stravecchio e biscottato, ce lo presentate come “l’uomo nuovo”, come il nuovo che avanza? \Io so che Guerini è stato un bravo sindaco, ma è stato anche per venti anni (venti!) a capo dei politici di Lodi, della classe dirigente della città (banche, gente che conta, sindacati, associazioni di ogni tipo, i più diversi aspetti della società): possibile mai che il nostro Paese andava a ramengo e lui non ha visto niente, non ha saputo niente, non si è accorto di niente? No, cento volte no, non è possibile, a meno che fosse scemo.Attenti Renzi e Guerini a fare soltanto chiacchiere: sareste molto peggio dei tanti tromboni che ci hanno ridotto in mutande e che hanno un nome preciso: politici di ogni colore, Cgil, Uil, Cisl, Berlusconi e soci. Di loro basta, radicalmente basta!Ricominciamo senza più nessuno di ieri.

“Chissà che altri intervengano su una questione grave e siano così bravi da essere più persuasivi di me”, scrive Dino Cremascoli. Il dibattito è aperto.

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