GUERRA IN UCRAINA - IN AGGIORNAMENTO L’Onu parla di 136 vittime civili, ci sono 13 bambini. Un milione le persone in fuga

Oggi ripartono i colloqui, drammatico appello di Zelensky al Parlamento europeo

Ieri la Russia ha intensificato la sua offensiva contro l’Ucraina bombardando le città di Mariupol, Kharkiv, Kherson, Chernihiv e Kiev. E proprio nella capitale è stata colpita l’antenna della tv per mettere a tacere l’informazione e gli interventi del presidente Zelensky. Colpito anche il memoriale della Shoah. La Russia inoltre avrebbe usato bombe a grappolo a Kharkiv, dove almeno 11 persone hanno perso la vita in un attacco. Lo ha dichiarato al Washington Post Mark Hiznay, vice direttore della divisione sulle armi di Human Rights Watch. «I bombardamenti contro civili a Kharkiv violano le leggi di guerra. L’Ue è al vostro fianco in questi drammatici momenti» ha detto l’Alto Rappresentante Ue per la Politica Estera Josep Borrel in un colloquio telefonico con il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba. I satelliti internazionali hanno inquadrato ieri una carovana lunga decine di km di mezzi russi diretti verso Kiev, mentre truppe bielorusse sarebbero entrate in territorio ucraino per dare supporto ai russi. La Farnesina ha invitato tutti gli italiani presenti in Ucraina ad abbandonare subito il Paese, in più da ieri ha iniziato il trasferimento a Leopoli dell’Ambasciata d’Italia a Kiev. Il ministero della Difesa russo ha invece affermato che le forze di Mosca hanno totalmente bloccato l’accesso di quelle ucraine al Mare di Azov, ad est della Crimea. Il ministero ha poi aggiunto che le forze delle due autoproclamate repubbliche separatiste di Lugansk e Donetsk sono avanzate per diverse decine di chilometri, congiungendosi con le forze russe. La Nato intanto non invierà truppe in Ucraina o aerei, ha detto il segretario generale Jens Stoltenberg. «Gli Alleati provvedono al supporto militare» per Kiev ha detto. Infine ieri l’ambasciata ucraina presso la Santa Sede ha detto che le truppe russe starebbero preparando un attacco aereo sulla Cattedrale di Santa Sofia a Kiev.

RIPARTONO I COLLOQUI, ZELENSKY IN VIDEO AL PARLAMENTO EUROPEO Si terrà oggi un secondo round di colloqui tra la delegazione russa e quella ucraina. Lo riporta l’agenzia di stampa Tass citando una propria fonte a Mosca. Il primo round di colloqui si è svolto due giorni fa a Gomel, in Bielorussia, vicino al confine ucraino ed è durato circa sei ore. «Come concordato inizialmente, l’incontro dovrebbe aver luogo domani», ha affermato la fonte. La Russia resta ferma sulle sue posizioni: annessione della Crimea e dei territori del Donbass e impegno alla neutralità dell’Ucraina. Putin chiede anche la rimozione del presidente Zelensky, definito, insieme ai suoi collaboratori «una banda di drogati». Nel frattempo l’Ucraina è pronta a rafforzare la comunicazione con la Cina e «aspetta con impazienza una mediazione della parte cinese per realizzare il cessate il fuoco».

È quanto ha detto il ministro degli Esteri Dmytro Kuleba alla controparte cinese Wang Yi nel corso della loro telefonata, nel resoconto dato da Pechino. Kuleba ha introdotto la situazione del primo round dei negoziati ucraino-russi, affermando che «porre fine alla guerra è la massima priorità della parte ucraina» che è «aperta a negoziare una soluzione» con «positività e sincerità». Malgrado gli intoppi, la parte ucraina «rimane calma ed è disposta a continuare i negoziati».

Infine ieri il presidente Zelensky è tornato a giocare la carta dell’Unione europea, chiedendo un’immediata adesione. La plenaria straordinaria del Parlamento europeo, commossa, ieri ha reso omaggio alle parole di Zelensky, collegato in video, che si è concluso con un appello all’Ue: «Senza di voi l’Ucraina sarà abbandonata. Abbiamo provato la nostra forza, che valiamo almeno quanto voi. Quindi, dimostrateci che siete con noi, provateci che non ci lascerete soli e che siete davvero europei. Solo così la vita vincerà sulla morte, la luce batterà l’oscurità. Stiamo dando la nostra vita per la libertà. Non sapevo che questo sarebbe stato il prezzo da pagare - ha detto -. È un prezzo altissimo, migliaia di persone sono state uccise» in cinque giorni di invasione russa.

LE VITTIME CIVILI, CI SONO 13 BAMBINI Le Nazioni Unite hanno confermato che 136 civili sono stati uccisi nei sei giorni di conflitto in Ucraina, tra cui 13 bambini. Altri 400 civili, tra cui 26 bambini, sono rimasti feriti, mentre le truppe russe compiono attacchi anche nelle aree residenziali. Liz Throssell, portavoce dell’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, ha riferito che la maggior parte di queste vittime sono state il risultato di «armi esplosive con un’ampia area di impatto». E ancora: «Queste sono solo le vittime che siamo stati in grado di verificare e il bilancio reale è probabile che sia molto più alto», ha aggiunto.

UN MILIONE DI PROFUGHI L’agenzia per i rifugiati delle Nazioni unite ha fatto sapere che più di 874mila persone sono fuggite dall’Ucraina dall’invasione russa della scorsa settimana, mentre la cifra sta «aumentando in modo esponenziale» e va verso il superamento del milione forse entro poche ore. La portavoce dell’Unhcr, Shabia Mantoo, ha dichiarato che le persone continuano ad affluire nei Paesi confinanti a ovest dell’Ucraina, con oltre 200mila in fuga da ieri. Ieri Mantoo ha avvertito che si rischia la «più grande crisi dei rifugiati di questo secolo», superando quella della guerra in Siria nell’ultimo decennio.

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