Guardia medica, due ore in meno:

«La sede non è abbastanza sicura»

I dottori scattano alle 22 anziché alle 24: disservizi per tutto il territorio

La guardia medica di Peschiera Borromeo stacca 2 ore prima del dovuto. Si scoprono le cause della riduzione di orario: i dottori non si sentirebbero sicuri nella struttura in via Matteotti. «Tocca ad Ats (Agenzie per la tutela della salute) occuparsi del problema». A controbilanciare la notizia c’è l’accordo stipulato con il centro commerciale Galleria Borromeo, che porterà nelle casse del municipio complessivamente 250mila euro.

Anziché prestare servizio dalle ore 20 alle 24, i medici della guardia medica serrano i battenti alle 22. Tale decisione era già stata divulgata nel parlamentino locale, ma è solamente nella seduta del 29 novembre che si sono scoperte le motivazioni, attraverso la rilevazione del dottor Luigi Di Palma, consigliere comunale di Forza Italia.

«Abbiamo accertato - spiega quest’ultimo - che le cause che hanno indotto l’Ats a ridurre l’orario derivino dalle sollecitazioni dei medici», i quali avrebbero sostenuto di avere paura per la loro incolumità.

«L’edificio, di notte, appare infatti isolato e privo di vigilanza all’interno. Chiunque può entrare - aggiunge - e richiedere ricette anche di farmaci che non possono essere prescritti. E non si può sapere che reazione possano avere le persone davanti a un eventuale diniego. L’augurio - chiosa - è che si possa ripristinare un po’ di sicurezza». La responsabilità di questa situazione non è imputabile al municipio.

«Il compito di garantire la sicurezza e la manutenzione dei locali è di Ats - chiarisce Antonella Parisotto, assessore alla partita -. In tal senso, abbiamo chiesto che si realizzino alcuni interventi, ad esempio l’installazione di telecamere. Da parte nostra - prosegue - abbiamo previsto più passaggi degli agenti della municipale durante il terzo turno». Ma nella pratica cosa accade? Tale disservizio obbliga la popolazione del Sudmilano, che vuole recarsi a un presidio tra le 22 e le 24, a rivolgersi unicamente a Paullo.

Si chiude invece positivamente il capitolo concernente il centro commerciale. Il primo cittadino Caterina Molinari ha annunciato il raggiungimento di un accordo: per la Tosap pregressa saranno versati 43mila euro. Mentre per il prossimo decennio saranno corrisposti annualmente 20mila euro per l’uso del suolo pubblico (825 mq) all’interno dello shopping center. La cifra è soggetta a lievitare laddove la dimensione aumenti.

Da segnalare infine l’abbandono dell’aula da parte di Chiara Gatti, assessore alla cultura, durante il dibattito. «Ho lasciato la seduta perché insultata, etichettata come “ignorante di prima categoria” (dal consigliere Massimo Chiodo ndr) - dice -. Se avessi avuto delibere da discutere sarei rimasta».  

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