Guardamiglio, poliziotta eroe
perde il distintivo per un tatuaggio

Lo decide una sentenza del consiglio di Stato, nonostante l’agente avesse già rimosso il tatoo dal polso

Aveva sedato una rissa davanti allo Stube di Casale, lo scorso ottobre, ora, a causa di un tatuaggio sul braccio, ha perso pistola e distintivo. A deciderlo, secondo quanto riferisce il quotidiano «il Mattino», una sentenza del consiglio di Stato. Anche chi si è fatto cancellare il tatuaggio come la poliziotta A. V. può essere estromesso. La poliziotta, infatti, aveva già rimosso il tatoo sul polso con una serie di dolorosi interventi al laser.

Durante la rissa del 16 ottobre, l’agente della polizia stradale di Guardamiglio, non era nemmeno in servizio. Eppure era intervenuta, insieme ad un altro collega, anche lui in borghese, per dare una mano agli agenti a sedare la rissa scoppiata davanti al bar, durante la quale erano volati bicchieri in testa. Il servizio della poliziotta fu così tanto apprezzato, che era stata proposta per un encomio. Ma la sentenza del Consiglio di Stato non ne vuole sapere. Anche se il tatuaggio è stato rimosso, esisteva quando l’agente ha fatto domanda.

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