Guardamiglio, 50enne folgorato

Un cinquantenne residente a Guardamiglio, D.M., originario dell’Albania, è ricoverato con prognosi riservata nel reparto grandi ustionati dell’ospedale di Parma dopo che, domenica, è stato colpito da una forte scarica elettrica mentre cercava di riattivare il contatore elettrico di casa.

Stando a quanto lui stesso ha raccontato ai sanitari, che per primi lo hanno curato all’ospedale di Piacenza, all’improvviso, forse mentre stava facendo il bagno o si asciugava i capelli, è mancata la luce elettrica in tutta l’abitazione. A quel punto il cinquantenne si è rivestito in qualche modo ed è sceso in cantina, dove si trovano i quadri elettrici. Forse aveva ancora le mani e le gambe bagnate, oppure, anche per effetto della pioggia, dato che il grave infortunio domestico si è verificato domenica, c’era una pozza d’acqua sul pavimento. Quando A.M. ha azionato la leva dell’interruttore generale, si è sviluppata una scarica, accompagnata da una fiammata, e l’uomo è stato investito al volto, alle gambe e al petto, con ustioni di terzo grado, che hanno completamente danneggiato la pelle. Ha anche riportato gravi lesioni a un mignolo, al punto che i sanitari non escludono di dover ricorrere all’amputazione del dito, per prevenire il rischio di una cancrena generalizzata. Valutata la gravità delle lesioni, i medici dell’ospedale di Piacenza hanno concordato il trasferimento a Parma.

Ad accompagnare l’albanese in ospedale non è stato il “118”, ma un suo amico, con la propria automobile: inizialmente, infatti, come capita con le ustioni, il cinquantenne era perfettamente cosciente, e sembra non avvertisse nemmeno dolori particolarmente forti, a causa del danneggiamento dei nervi, ma, vista l’estensione e la profondità delle ferite, causate dall’energia elettrica che si è scaricata nel suo corpo senza la protezione del “salvavita”, che si trova sempre dopo i contatori, e non prima, l’amico dell’albanese non ha esitato nel consigliargli una visita medica. Per ora non è stata sciolta la prognosi, dato il forte pericolo di infezioni.

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