“GLOCAL” - Carta e digitale, l’esperienza del «Cittadino» al Festival del Giornalismo di Varese - Il video integrale e le interviste video

Venerdì mattina la tavola rotonda con i direttori dei quotidiani lombardi

“Tempi limitati, spazi dilatati”. Questo il titolo del confronto andato in scena venerdì mattina a Glocal, il Festival del Giornalismo digitale di Varese, la cui 11esima edizione si conclude sabato 12 novembre. Nella sede della Camera di commercio della città lacustre sono intervenuti Nunzia Vallini, direttrice de «Il Giornale di Brescia», Andrea Filippi, direttore de «La Provincia Pavese», Lorenzo Rinaldi, direttore de «il Cittadino», Diego Minonzio, direttore de «La Provincia di Como-Lecco-Sondrio» e Silvestro Pascarella, direttore de «La Prealpina», con la moderazione di Marco Giovannelli, direttore di «Varese News».

Il giornalismo locale sta cambiando pelle e accanto al quotidiano cartaceo cresce l’offerta digitale, che sta trasformando i giornali in veri ecosistemi multimediali. Tante le sfide che le redazioni hanno davanti: il ricambio generazionale, l’ingresso di nuovi giovani giornalisti, la transizione verso un sistema che mantenga al centro il lavoro giornalistico e la verità della notizia ma che allarghi gli orizzonti.

Oggi i giornalisti si trovano alle prese con tempi limitati e spazi dilatati, nel senso che è aumentata a dismisura la platea a cui si rivolgono (Internet permette di arrivare a numeri fino a pochi anni fa impensabili) ma il numero dei professionisti dell’informazione non è cresciuto di pari passo. Come vincere la sfida? Ottimizzando i processi, sfruttando le nuove tecnologie, efficientando il lavoro nelle redazioni e adeguandosi alla rivoluzione digitale che è in corso da almeno vent’anni ma che dal 2020 in poi ha subito un’accelerazione senza precedenti.

Un’altra sfida alla quale il mondo del giornalismo è chiamato sarà quella di intercettare il pubblico dei giovani

Un’altra sfida alla quale il mondo del giornalismo è chiamato sarà quella di intercettare il pubblico dei giovani, offrendo una informazione autorevole (e le testate locali sui territori sono delle istituzioni riconosciute), precisa, verificata e puntuale: non è vero che i più giovani non sono interessati all’informazione, spesso è quest’ultima a parlare linguaggi che le nuove generazioni non comprendono.

© RIPRODUZIONE RISERVATA