Gli itinerari in bicicletta nel Lodigiano disegnati dalla Fiab

I percorsi individuati dopo una rilevazione sul campo da parte dell’associazione

Sono dodici i percorsi ciclabili individuati dopo una rilevazione svolta sul campo da parte di “Fiab Lodi Ciclodi”: dodici tratte da percorrere in sella alla bicicletta, tracciate nero su bianco in una “road map” a favore della mobilità dolce sul territorio. «Una rete già esistente che potrebbe essere implementata con tratte e dorsali che mancano all’appello – spiega Giuseppe Mancini, presidente “Fiab” che, in occasione dell’assemblea dei soci, ha provveduto a consegnare la documentazione prodotta a Enrico Sansotera, consigliere provinciale sul campo col progetto “Ciclò” -. Si tratterebbe della possibilità di incrementare il cicloturismo per un’opera a 360 gradi al fine di ricongiungere il capoluogo anche verso Crema, Melegnano e Pavia.

A tal proposito, i soci hanno fornito proposte volte a incentivare il “bike to work” con un occhio di riguardo per chi volesse spostarsi in bici verso i luoghi di lavoro o la scuola: proprio come la tratta tra Lodi e Dovera, che potrebbe prevedere un’infrastruttura in grado di arginare la pericolosità della sp 472.

«Dovremmo cominciare a ragionare sull’economia della bicicletta – prosegue Mancini – favorendo percorsi ciclabili non solo per i turisti della domenica ma anche per chi volesse usare le due ruote negli spostamenti quotidiani». Dunque, itinerari meno tortuosi e più veloci da percorrere con collegamenti agevoli e sicuri.

«Quello che chiediamo è la possibilità di mettere in cantiere una progettazione di primo livello, per considerare fattibilità e costi».

Tra le tratte evidenziate nel report, quella Lodi-San Colombano, in parte già esistente, che evidenzia la necessità di un attraversamento sulla strada statale 9 all’altezza della Faustina. Da valorizzare sotto il punto di vista turistico, invece, il percorso tra Massalengo e Borghetto per una scarsa manutenzione. Tra le altre criticità emerse, la mancanza di un percorso da effettuare in sicurezza, nell’ultima tratta, da realizzare per raggiungere il fiume Lambro.

Ma non mancano suggerimenti anche per tratte più “interne” con un percorso che possa unire il sottopasso della tangenziale dal cimitero di San Bernardo con frazione Olmo. Un altro capitolo ancora, per quanto riguarda le ciclabili in direzione Crema: una tratta di 10 chilometri da realizzare dopo frazione Fontana, attraverso la strada provinciale 235 fino a località Sabbioni. Ventisette chilometri da macinare in direzione Pavia che mancano ancora all’appello, metterebbe in contatto due realtà storiche con un tracciato ciclabile che potrebbe prendere il via da Pieve Fissiraga. Poi, Lodi-Melegnano da raggiungere in soli undici chilometri lungo la via Emilia proseguendo da viale Milano, direttamente dal centro città.

Un lavoro congiunto che ha visto protagonisti anche i soci Fiab del gruppo di Casalpusterlengo che hanno delineato le tratte del Basso Lodigiano: due le tratte individuate per ricongiungere Bertonico e Casalpusterlengo con una ciclabile che dalla rotonda sulla sp1 92 si possa collegare alla sp 22 a Castiglione d’Adda, oppure tramite la sp 213 per Terranova dei Passerini.

Cinque chilometri, invece, tra Ossago e Livraga: percorso che attualmente mette in serio pericolo i ciclisti che transitano sulla sp 107.

E per finire un percorso tra Livraga, Brembio e Zorlesco dal suggestivo valore paesaggistico da percorrere pedalando nelle campagne del Lodigiano e un tratto di 5 chilometri tra Castiglione d’Adda e Codogno, facilitando due realtà produttive nel percorso casa-lavoro. «Abbiamo ragionato coordinati tra associazioni Fiab mettendo in campo conoscenze e competenza diverse sul territorio – conclude il presidente – e, come utenti esperti, ci siamo sentiti di fare questa proposta alla luce della volontà di investire su percorsi di mobilità sostenibile».n

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