G20 salute a Lodi, lo stop dei sindaci del Pd. Ma in Regione Baffi rilancia la proposta

Per Gori e Sala la candidatura riguarda solo Milano e Bergamo. Il governatore Fontana aveva ipotizzato l’estensione anche al Lodigiano

Matteo Brunello

Milano e Bergamo tirano dritto e puntano ad ospitare il prossimo summit mondiale della salute. I sindaci della due città, rispettivamente Giuseppe Sala e Giorgio Gori del Pd, hanno rilanciato in tandem la candidatura italiana per il G20 dopo l’emergenza Covid, chiudendo di fatto la porta ad altri territori, tra cui il Lodigiano. Era stato proprio il governatore lombardo Attilio Fontana, in visita nel territorio nei giorni scorsi, a caldeggiare l’allargamento a Lodi: «Credo sia doveroso, in quanto città simbolo e che per prima ha affrontato l’emergenza Covid». Un’idea che era stata subito accolta con favore dal ministro della Difesa, il lodigiano Lorenzo Guerini: «La Lombardia merita di ospitare il G20 della Salute e il Lodigiano merita di essere parte di questa iniziativa – aveva commentato -. Da lodigiano ho apprezzato l’intento manifestato dal presidente Fontana, non solo come riconoscimento dei disagi e delle sofferenze che il nostro territorio ha subito per l’emergenza Covid, insieme ad altre aree lombarde, ma anche per le competenze e le conoscenze di altissimo livello che in quei drammatici frangenti sono state sperimentate e acquisite nei nostri ospedali e dal nostro personale medico e infermieristico, indicando prassi e comportamenti che sono diventati patrimonio comune nella lotta contro il virus». Ieri anche la coordinatrice del Pd lodigiano Roberta Vallacchi ha riferito che la partecipazione di Lodi al G20 resta un obiettivo: «Come già espresso da Guerini resta un auspicio per il territorio, ci confronteremo all’interno della segreteria regionale del Pd per arrivare ad una soluzione».

Intanto in Regione Lombardia, Italia Viva con Patrizia Baffi spinge per portare il summit mondiale sulla salute nel Lodigiano. «L’Italia ospiterà il prossimo Summit Globale della Sanità 2021, un riconoscimento importante per il nostro Paese e per tutti gli operatori sanitari che si sono impegnati e distinti nei mesi della pandemia, a partire dalla Lombardia, la Regione più colpita, e dal Lodigiano, la provincia che per prima si è trovata ad affrontare il Covid-19, quando ancora il virus era sconosciuto – sottolinea -. Ed è per questo che ho ritenuto importante sostenere la candidatura di Lodi tra le città della Lombardia, quale sede ospitante del Global Health Summit. Chi sta esprimendo contrarietà alla candidatura di Lodi, esprime campanilismi anacronistici e bassa considerazione per un territorio emblematico nell’affrontare l’emergenza Covid 19».

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