Furti d’auto, a Lodi la nuova frontiera: adesso smontano anche le marmitte

La fame di ricambi sta portando a cannibalizzare letteralmente le auto in sosta: cinque i colpi a segno in via Massena

Nicola Agosti

Volanti, fari, autoradio, parti elettriche. Ora la nuova frontiera dei furti sulle auto si arricchisce di una nuova componente. In città sono sempre di più infatti i casi di automobili a cui viene sottratto il catalizzatore dai soliti “vampiri”. E, a Lodi, c’è anche una zona in cui questo tipo di furto va per la maggiore. Secondo quanto appreso infatti, sono almeno cinque quelli avvenuti nel parcheggio di via Massena, tra l’ospedale e la tangenziale. L’ultimo un paio di giorni fa, con il proprietario del mezzo che ha lanciato la sua personale denuncia anche sui social per mettere in guardia gli automobilisti. E proprio da quel post, almeno un paio di altre persone hanno raccontato di aver subito il medesimo furto e nella stessa area di posteggio. Ma, oltre alle vittime che hanno deciso di rendere pubblica la loro vicenda, ce ne sono anche altre che hanno preferito non dire nulla, sporgendo comunque regolare denuncia ai carabinieri (come fatto ovviamente anche dagli altri). Non solo auto, ma anche il furgone di un ambulante è finito nel mirino dei cannibali.

Sicuramente i malviventi conoscono quali auto andare a razziare. Ciò sta quindi a significare che il colpo viene pianificato con anticipo, con i malviventi che per alcuni giorni controllano le auto posteggiate, scegliendo poi quelle i cui proprietari rimangono lontani dal parcheggio per diverse ore. Spesso quindi lavoratori, o residenti che al mattino devono fare i conti con l’amara sorpresa. A favorire poi i furti in quell’area, il fatto che la via sia chiusa, le uniche auto che arrivano sono quelle che stanno percorrendo via Massena. E poi, la sera, o già il tardo pomeriggio visto il buio che cala presto, la possibilità di agire lontani da occhi indiscreti, fanno il resto.

Come illustrato anche da portali specializzati del settore quattro ruote, il furto dei catalizzatori permette di guadagnare almeno un centinaio di euro a colpo. Nel mirino non sono poi le auto di nuova generazione, ma quelle con almeno quattro anni, visto che dal 2018 ad oggi l’utilizzo di materiali preziosi per catalizzatori e marmitte è diminuito drasticamente, mentre prima era quasi d’obbligo. La pratica richiede poco tempo. Basta infilarsi sotto una vettura e azionare il crik. O, per alcuni modelli di auto, anche rimuovere solo il paraurti.

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