Fumata bianca: torna il luna park per la Sagra del Ringraziamento a Lodi Vecchio

Meno attrazioni rispetto al passato, niente street food in via Repubblica

In formato ridotto per numero di attrazioni - dalle 42 degli anni pre-Covid alle 30 di quest’anno - e con un piano dettagliato di sicurezza. Che prevede, come da normativa, obbligo di Green pass, mascherine e distanziamento, ma che in aggiunta vedrà anche i titolari delle attrazioni impegnati nel diffondere “jingle” per sensibilizzare i visitatori al rispetto delle norme di sicurezza. Ci sarà il luna park per la Sagra del Ringraziamento 2021 di Lodi Vecchio.

Il via libera dall’amministrazione Felissari è arrivato nelle scorse ore dopo diversi incontri con le delegazioni dei titolari delle attrazioni che storicamente fanno tappa a Lodi Vecchio. Assente lo scorso anno per la situazione sanitaria, il luna park si insedierà sempre nella stessa area in fregio di via Pandolfi e sarà operativo a partire dal 21 ottobre, con permanenza variabile per le attrazioni. «Gli incontri effettuati nei giorni scorsi con le delegazioni delle attività del settore degli spettacoli viaggianti hanno avuto un esito positivo con reciproca soddisfazione - spiega il sindaco Osvaldo Felissari -: il sacrificio c’è, ce ne rendiamo conto, per la riduzione delle attrazioni che insisteranno sulla medesima area, ma come amministrazione, pur riconoscendo la necessità della ripresa, non possiamo recedere dalla linea di rigore che ha contrassegnato il nostro impegno finora».

La riduzione del numero di attrazioni di un 35%, spiega il sindaco, permetterà di diluire le presenze ed evitare assembramenti e nel piano è prevista anche la rinuncia ai banchi dello street food su via Repubblica. «I controlli sul Green pass spettano alla polizia locale e alle forze dell’ordine in genere, ma c’è un impegno anche da parte dei gestori per il rispetto dei protocolli di sicurezza e la sensibilizzazione del pubblico anche tramite jingle sonori». Le norme in vigore, aggiunge Federico Cantaluppi, consigliere delegato alla cultura, ci «consentono di organizzare un’attività del genere per ridare ai cittadini la possibilità di tornare a vivere momenti di svago per la realtà cittadina, ma lo si farà sempre con un occhio di riguardo alla situazione sanitaria che abbiamo attraversato e al contesto attuale: gli accordi presi con i gestori per l’utilizzo della stessa area con meno attrazioni presenti, che si fermano per periodi differenti, dai 5 ai 10 giorni, sono accorgimenti che ci permettono di dare respiro alle attrazioni e diradare le presenze, evitando gli assembramenti».

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