Francesco: «I giornali locali abbattano i muri»

Il pontefice giovedì mattina ha incontrato in Sala Clementina i giornalisti cattolici delle circa duecento testate Fisc

«L’apprezzamento per il lavoro quotidiano del mondo dell’informazione» è stata la premessa, quasi una forma di saluto amichevole. Poi è arrivata la sostanza, perché Papa Francesco incontrando giovedì mattina a Roma i giornalisti cattolici della Fisc (Federazione italiana settimanali cattolici) non ha mancato di sferzare quanti ogni giorno lavorano nel campo dell’informazione, raccomandando tutti a promuovere una vera «ecologia della comunicazione» e affidando agli operatori dei mass media locali un compito non facile, quello di «creare ponti e abbattere muri».

L’udienza in Sala Clementina era fissata per le 9, per “celebrare” con il Santo Padre il congresso Fisc che il 23 e 24 novembre elegge i nuovi vertici nazionali di un movimento che conta circa duecento testate sul territorio e di cui fa parte anche «il Cittadino», unico quotidiano fra settimanali e periodici. Francesco è arrivato però con largo anticipo e già alle 8 ha fatto capolino nella sala, suscitando un emozionato applauso.

Il Papa ha elogiato il «radicamento capillare» delle testate cattoliche, che «testimonia il desiderio di raggiungere le persone»

Poi il discorso. Il Papa ha elogiato il «radicamento capillare» delle testate cattoliche, che «testimonia il desiderio di raggiungere le persone», esaltando il concetto di «vicinanza» che è poi l’obiettivo del giornalismo di prossimità. «Ben rappresentate - ha detto il pontefice - quella geografia umana che anima il territorio italiano». Poi l’invito ai giornalisti a «creare ponti» e a operare per abbattere i muri, inseguendo sempre «giustizia e verità».

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