Fondazione Cariplo, i vent’anni

Gentile direttore, chiedo spazio al Suo giornale per condividere con i vostri lettori alcune decisioni importanti prese nelle passate settimane e che avranno certamente conseguenze sul territorio di Lodi. Nel 2011 Fondazione Cariplo ha raggiunto l’importante traguardo dei 20 anni: il compleanno è il 16 dicembre. Avremmo voluto festeggiarlo con appuntamenti “speciali” sul nostro territorio, ma, al rientro dalle ferie estive, una decisione (ampiamente condivisa) ci ha fatto preferire un basso profilo, annullando concerti o iniziative a supporto. Mi sembrava però opportuno spiegare al territorio il perché di un evento così in sordina. Nei giorni scorsi, la Commissione Centrale di Beneficenza ha deliberato di mettere a disposizione 148 milioni di euro per l’attività filantropica del 2012, a sostegno delle erogazioni per i progetti di enti non profit che operano nei settori di intervento istituzionali, con una flessione del 14% dei fondi rispetto allo scorso anno. Le previsioni per il 2012 permettono di garantire un’attività erogativa adeguata, che rimane ai livelli pre-crisi del 2006 e contemporaneamente di conservare il fondo di stabilizzazione per i prossimi anni. Sul fronte delle erogazioni, abbiamo pensato di dedicare particolare attenzione ai nuovi bisogni emergenti e agli interventi sociali: ai Servizi alla Persona, di volontariato e filantropia - che si concentrano sulle categorie deboli (anziani, disabilità, inserimento lavorativo, minori, ecc.) - andranno infatti nel 2012 la quota maggiore di risorse (rispetto agli altri Settori), con un incremento delle risorse pari al 6%, rispetto all’anno in corso.Avremmo potuto proporre un bilancio di previsione che mettesse a disposizione dell’attività filantropica una somma maggiore, ipotizzando ancora una volta un ampio ricorso all’utilizzo del Fondo di Stabilizzazione. Abbiamo ritenuto di non farlo per lasciare una riserva adeguata a chi amministrerà in futuro Fondazione Cariplo. Nel 2013 infatti vi sarà il rinnovo degli organi.Le decisioni prese consentiranno di mantenere, in un momento difficile, gli impegni per il 2012 sui principali ambiti di intervento della Fondazione:- 52,1 mln di euro per i Servizi alla Persona (51 mln nel 2011);- 33,8 mln di euro per l’Arte e la Cultura (35 mln nel 2011);- 22,1 mln di euro per la Ricerca Scientifica (26, 4 mln nel 2011);- 12,1 mln di euro per l’Ambiente (13,4 mln nel 2011);- 27,8 mln di euro per “altri settori” (44,1 mln nel 2011).Si fa sempre più fatica a rispondere alle esigenze di coloro che si rivolgono alla nostra fondazione. I bisogni nuovi ed emergenti sono purtroppo in costante crescita. Alle organizzazioni non profit, nostri principali interlocutori, ribadiamo che riserveremo un’attenzione particolare, e daremo la priorità ai problemi delle persone.Proprio per dare un segnale di fiducia nel futuro si è scelto di festeggiare comunque vent’anni di risultati magari in modo meno esuberante ma coerentemente con il contesto. Si è scelto di celebrare creando le condizioni affinchè anche nel 2012 sia possibile rinnovare quella fiducia che dal ’91 ad oggi ha portato alla realizzazione di 714 iniziative nel nostro territorio per la coesione sociale, la promozione culturale, la ricerca scientifica, la tutela dell’ambiente nell’interesse generale.

Nel ringraziare il notaio Mattea per il grande impegno dispiegato in tutti questi anni quale rappresentante della nostra terra nella Fondazione Cariplo, cogliamo l’occasione per tornare su un argomento che ci sta molto a cuore.Il Lodigiano necessita di interventi qualificati e concreti, destinati a fare da volano per la crescita e lo sviluppo dell’intero territorio. Il momento che attraversiamo è terribile dal punto di vista economico, la locomotiva Italia è ormai entrata in recessione, di soldi ce ne sarano sempre di meno. E tutti andranno a bussare alle porte delle fondazioni bancarie.Ricordiamolo: i finanziamenti a pioggia non risolvono nulla, anzi, a distanza di anni si rivelano uno sperpero. Come, purtroppo, in alcuni casi è già avvenuto. Oggi non possiamo più permettercelo.È ora di avere coraggio e di guardare lontano. Si lavori tutti insieme - mondo politico, associazioni economiche, realtà culturali - verso un grande progetto sul quale far convergere almeno una parte del denaro delle fondazioni. Un progetto concreto, che produca benessere, che impegni i giovani, che crei posti di lavoro puliti e soprattutto inseriti nel tessuto economico locale.Regalare soldi a tutti, ora che di soldi non ce ne sono più, non porta da nessuna parte. Anzi, è dannoso.

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