FOMBIO Muore solo in ospedale a Piacenza, nel parcheggio l’auto è piena di multe

La denuncia a un mese dalla scomparsa di Giuseppe Mosconi: i vigili hanno continuato a staccare multe nonostante gli avvisi sul parabrezza

Laura Gozzini

Sul parabrezza della sua auto qualcuno lo aveva lasciato un biglietto: “Il signor Mosconi Giuseppe, il proprietario della vettura, è ricoverato in medicina d’urgenza”. Eppure i vigili di Piacenza hanno continuato a staccare multe alla vecchia Mercedes Classe A posteggiata nel parcheggio dell’ospedale piacentino con il parchimetro fermo al 14 settembre, il giorno in cui, all’aggravarsi della salute, il fombiese si era recato in macchina al pronto soccorso per una visita e dove il 16 ottobre è deceduto. Ex tornitore poi impiegato in una logistica a Castel San Giovanni, il fombiese era già gravemente malato e all’arrivo in ospedale le sue condizioni erano apparse subito disperate, ma a peggiorare le cose ci si è messo il Coronavirus contratto pare in corsia.

A dirlo è Gianluigi Mosconi, presidente dei Combattenti e Reduci di Fombio e fratello di Giuseppe, con il quale i contatti erano però interrotti da tempo: «Aveva problemi al cuore e l’acqua nei polmoni e all’ospedale mi hanno detto che al suo arrivo era già gravissimo, ma non si sono accorti di una persona ricoverata con il Covid e mio fratello l’ha preso - spiega -. Un giorno passando per Piacenza ho visto la Mercedes che aveva un sacco di multe sul parabrezza, saranno state una decina, non so invece chi abbia messo i biglietti». Dopo il primo, la stessa mano (la calligrafia è identica), con ogni probabilità di un medico o un infermiere, ne ha messo un altro: “Il signor Mosconi Giuseppe è deceduto” v’è scritto accanto alla foto del 65enne. È un fatto che le multe sono state emesse e sono ancora lì, sotto il tergicristallo della Mercedes. «Che un agente di polizia locale abbia continuato a mettere multe sembra una beffa, se è andata veramente così, anche perché nessuno ha cercato un contatto con il Comune magari per ritrovare i parenti - riflette il sindaco di Fombio Davide Passerini -. È sicuramente da sottolineare invece la delicatezza di questo medico che si è preso la briga di mettere due biglietti, una cosa così singolare, un gesto di umanità che va apprezzato».

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