Famiglie perdono 570mila euro: altri cinque anni a un ex promotore finanziario di Senna

L’uomo, radiato nel 2014 dalla Consob, era già stato condannato a 4 anni di reclusione il mese scorso

Altri 5 anni e 3 mesi di carcere per Riccardo P., il 62enne ex direttore di banca a Casalpusterlengo e poi promotore finanziario fino al 2014 - quando era stato radiato dalla Consob - che il tribunale di Lodi, in primo grado, ha ritenuto responsabile di appropriazione indebita aggravata e di esercizio abusivo dell’attività di promotore, in quanto avrebbe continuato a raccogliere i risparmi altrui nonostante la radiazione.

Gli episodi contestati, a carico di 8 persone, costituite anche parti civili, vanno dal settembre del 2014, con un primo raggiro a Maleo, fino al dicembre del 2015. L’uomo non avrebbe restituito a famiglie del Basso Lodigiano oltre 570mila euro, in totale, e il giudice ha riconosciuto a tutti, assistiti da quattro diversi legali, un risarcimento provvisionale immediatamente esecutivo pari all’importo che ciascuno risulta avesse affidato al promotore, nutrendo in lui piena fiducia. Anche perché, raccontano alcune vittime, non si sarebbe negato a feste e cerimonie familiari. Il tribunale di Lodi ha anche disposto l’interdizione perpetua dai pubblici uffici e l’interdizione legale per la durata della pena. Dietro alle somme mai restituite, nonostante la promessa di generosi interessi, ci sono anche drammi familiari: qualcuno avrebbe affidato tutti i propri risparmi, trovandosi ora costretto a continuare a lavorare nonostante l’età che avanza e anche, con vergogna, a dover chiedere soldi ai figli. Lo stesso ex direttore di banca, che risulta originario di Senna Lodigiana e che attualmente abiterebbe in provincia di Piacenza, era già stato condannato, sempre in primo grado a Lodi, a 4 anni il mese scorso per altre due contestazioni di appropriazione indebita aggravata, avvenute tra il 2013 e il 2017, ai danni di altre due famiglie del Basso Lodigiano. In un caso una donna gli aveva affidato la gestione del risarcimento avuto per la morte del proprio figlio in un incidente stradale. Secondo l’accusa, gli investitori venivano rassicurati con prospetti dei rendimenti ed erano convinti che dietro l’ex direttore esperto di finanza ci fossero società di intermediazione. Che invece hanno disconosciuto l’operato dell’ex promotore e non sono state chiamate a risarcire. «Qualcuno ha cominciato a verificare se quest’uomo abbia disponibilità per far fronte a danni . spiega uno dei legali di parte civile, Raffaele Scarpa di Lodi - ma con esito negativo». In caso di appello, c'è il rischio che i due processi finiscano in proscioglimenti per prescrizione.

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