Expo, grande opportunità per il Lodigiano

Malgrado le difficoltà del momento il settore agro-alimentare si conferma forza trainante dell’intero sistema produttivo del nostro Paese. È quanto emerge dai dati Istat relativi al 2012, diffusi nei giorni scorsi, rielaborati dal Centro Studi di Confagricoltura e riconfermati dalle tendenze in atto nei primi mesi di quest’anno. L’esportazione agro-alimentare è cresciuta, rispetto al 2011, di ben il 4,5 per cento, mentre l’importazione ha fatto registrare una diminuzione di oltre il 2 per cento, con un miglioramento del saldo complessivo a favore del nostro Paese di quasi il 7 per cento, pur rimanendo in negativo di quasi 8 miliardi di euro. Anche gli occupati in agricoltura registrano un lieve incremento – impensabile nell’attuale Expo, grandeopportunitàper il Lodigianocontungiura economica – con un più 0,2 per cento rispetto all’anno precedente, confermando una sostanziale tenuta del settore con possibilità espansive nei prossimi mesi. Sono questi dati che ci fanno ben sperare per il futuro, sia nel breve che nel lungo termine.In questi anni, infatti, l’ “Italian Style” – vale a dire quel complesso sistema fatto di accurati controlli sulla filiera produttiva in grado di assicurare la massima salubrità del prodotto finito, di valorizzazione delle tradizioni culturali e di cura appassionata per l’ambiente nel quale viviamo – ha permesso al “Made in Italy” di sfondare in ogni Paese. Oggi, dire Italia significa parlare di qualità e di bontà, come attestano anche i tanti tentativi di imitazione dei prodotti agro-alimentari italiani, pari a circa il doppio del valore delle nostre esportazioni agro-alimentari.I nostri prodotti, considerati unanimemente sicuri e buoni, hanno conquistato fette sempre più rilevanti di mercato e stanno ora inserendosi stabilmente anche nelle economie emergenti.Il Lodigiano, con la qualità dei suoi prodotti primari – latte e carne in particolare – sta giocando un ruolo non secondario nell’ “Italian Style” ed occorre esserne consapevoli.Anzi, in occasione di Expo – l’Esposizione Universale che si terrà nel 2015 a Milano dedicata proprio al tema dell’alimentazione – è possibile far apprezzare questo nostro ruolo alle migliaia di visitatori, soprattutto stranieri, attesi dagli organizzatori.Attualmente hanno aderito ad Expo 2015 ben 125 Paesi di tutti i Continenti, ma la prospettiva è di raggiungere la cifra record di 160 delegazioni estere.In Lombardia è così previsto l’afflusso, nel 2015, di oltre 20 milioni di persone provenienti da tutto il Mondo, molte delle quali interessate non solo ai prodotti agro-alimentari italiani, ma anche e soprattutto all’ “Italian Style” che li sottende.Si tratta, allora, di riuscire ad intercettare l’interesse di una parte consistente di questi visitatori, mettendo sul piatto ciò che meglio, da lodigiani, sappiamo fare in ambito agro-alimentare.Due in particolare le piste da seguire.Anzitutto, la valorizzazione degli agriturismi e delle ‘fattorie didattiche’ presenti sul territorio, autentico punto di contatto fra il sistema delle imprese agro-alimentari locali e la cultura del territorio.Poi, visite guidate organiche alle filiere produttive legate alla trasformazione del latte e della carne ed una attenzione specifica alla ‘Strada del vino’ sulle colline banine.Due elementi attrattivi ai quali aggiungere cultura e tradizioni popolari di una realtà – quella Lodigiana – che spicca per la sua vivacità.Occorre, però, non perdere tempo ulteriore.Il 2015 è ormai alle porte e serve studiare da subito strategie adeguate di accoglienza dei visitatori che faranno tappa a Milano ed in Lombardia: una opportunità da non perdere in un momento particolarmente delicato per la nostra economia e per la nostra occupazione. In particolare, occorre che le istituzioni pubbliche diano vita al più presto ad un coordinamento delle iniziative da promuovere in occasione dell’Esposizione Universale, con un obbiettivo ben preciso: evitare di disperdere in mille rivoli le scarse risorse a disposizione.

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