Ex Macello, la denuncia di MondoGatto:
«Abbiamo paura, non se ne può più»

Minacciata una volontaria, per la gattare dopo l’incendio la misura è colma: «Situazione esplosiva»

«Non se ne può più, noi abbiamo paura». Per l’ennesima volta, l’associazione MondoGatto denuncia l’esasperante situazione dell’ex Macello di Lodi, dopo che martedì le forze dell’ordine sono dovute intervenire in via Defendente in seguito a una lite tra extracomunitari, con tanto d’incendio. All’interno del parcheggio, infatti, si trova il rifugio dei felini, che da anni svolge un prezioso lavoro a favore del recupero e dell’adozione degli amici a quattro zampe abbandonati e maltrattati.

«Ieri (mercoledì, ndr) una volontaria è stata minacciata», racconta la vice presidente di MondoGatto, Luana Zucchetti, senza contare che l’ingresso del rifugio è stato utilizzato alla stregua di una latrina pubblica e che spesso per accedervi bisogna fare lo slalom tra i rifiuti. «Purtroppo si è venuta a creare una situazione per cui basta un niente e tutto degenera - continua -, da tempo c’è gente che si accampa in quest’area, alcuni sono ubriachi, altri utilizzano sostanze, altri ancora, stando a quello che ci hanno detto anche i carabinieri, sono da tso (trattamento sanitario obbligatorio, ndr). Queste persone non possono stare qui, devono essere sistemate altrove, non è giusto che noi di MondoGatto ci ritroviamo a subire questa situazione». È capitato che le volontarie temessero di uscire dal rifugio a causa di alcune persone che fuori dalla porta urlavano nei loro confronti. I servizi sociali del Comune continueranno - insieme ai servizi di accoglienza e della grave emarginazione - a seguire i casi più complessi di coloro che dormono all’esterno del dormitorio.

«La nostra associazione cerca anche di aiutarli, in inverno diamo loro delle trapunte per scaldarsi e quasi tutti i giorni carichiamo loro i telefonini», continuano da MondoGatto, associazione che per occupare i locali all’ex Macello paga un affitto al municipio. «La situazione è esplosiva, soprattutto in inverno, con il buio e con la nebbia, le volontarie hanno paura. Anche perché se ti succede qualcosa, chi mai può sentirti qui?».

Dopo gli ultimi episodi, il sindaco Sara Casanova ha incontrato il prefetto Giuseppe Montella, la decisione scaturita dal confronto è quella di potenziare i controlli e bonificare l’area. Il Comune sta valutando la possibilità di installare delle telecamere nella zona. Dal canto loro, le volontarie di MondoGatto si augurano che le autorità mettano la parola fine allo stazionamento di persone all’esterno del dormitorio: «Purtroppo anche le persone che vogliono adottare i gatti preferiscono non venire qui perché hanno paura. Da un anno a questa parte le adozioni sono in calo, abbiamo tanti gatti da ritirare ma non abbiamo posto».

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