Ex Innocenti, guerra tra sindacati

Verso lo sciopero alla Samar Divisione Innocenti Depositi Srl di Cascina Carazzina a Lodi ma a tenere banco sono le tensioni tra i sindacati: il Si Cobas lancia durissime accuse alla Cisl e in parte minore alla Cgil.

La società logistica che opera alle porte di Lodi ha effettuato un cambio di cooperativa per la gestione del magazzino con il passaggio della settantina di lavoratori dalla vecchia Cooperativa Servizi Ausiliari - Csa di Casalpusterlengo alla Euro Logis Società Cooperativa che farebbe riferimento allo stesso responsabile.

Nel cambio di cooperativa, ai lavoratori sarebbe stata prospettata l’obbligatorietà della firma su un verbale di conciliazione che porta alla rinuncia di qualsiasi spettanza arretrata nei confronti della vecchia cooperativa. Il tutto con la complicità dei sindacati confederali, Cisl e Cgil. Queste almeno sono le accuse che muovono i Si Cobas.

«Siamo alle solite: i sindacati confederali avvallano accordi irrispettosi dei diritti dei lavoratori, mettendoli di fronte all’accettazione delle condizioni decise da loro oppure al licenziamento - dice Fulvio Di Giorgio di Si Cobas -. Siamo di fronte a una situazione insostenibile fatta di mezze minacce, di pizzini su chi deve restare e chi deve essere cacciato, di piccole estorsioni. Addirittura sappiamo che i confederali e la Cisl in particolare hanno imposto che per continuare a lavorare fosse necessaria la loro tessera in tasca, invitando così i lavoratori a iscriversi al sindacato».

Un’accusa pesante che Giorgio Tornusciolo, segretario Cisl di categoria rispedisce al mittente senza tentennamenti. «Che dimostrino quello che hanno da dire perché altrimenti ne risponderanno davanti il giudice - dice il rappresentante Cisl -. Anche se uno fa il sindacalista, non per questo può dire tutto quello che vuole senza assumersene la responsabilità. Non tutto il mondo è vulnerabile a questi tentativi di aggressione. Se hanno degli elementi facciano una comunicazione ufficiale. I Si Cobas sono abituati ad aggredire gli altri e far passare una realtà che non esiste e spesso i lavoratori se ne accorgono solo quando è troppo tardi, come ci hanno insegnato anche alcune vicende qui nel Lodigiano».

Quello che resta, al di là della lite sindacale, è una prossima mobilitazione degli operai, chiamati dai Si Cobas a bloccare le lavorazioni. Come nella tradizione dei Cobas non è stata comunicata la data del possibile sciopero.

E uno sciopero a sorpresa era previsto per la giornata di ieri ma è stato rinviato all’ultimo minuto perché, ironia della sorte, lo sciopero dei tir in atto in questi giorni in tutta Italia ha portato le lavorazioni al regime minimo e quindi non si sarebbe avvertita alcuna conseguenza dall’astensione dal lavoro.

Andrea Bagatta

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