a proposito di cittadinanza...Si levano lamenti sul fatto di dare cittadinanza ai figli di stranieri nati in Italia. Prima di stracciarvi le vesti per lesa maestà leggete cosa succede ad una persona extracomunitaria sposata ad un italiano che si vede giungere, velocemente rispetto ad altri, la tanta attesa chiamata a prestare giuramento dopo poco più di un anno dalla richiesta:1- Avviso di presentarsi in Prefettura tramite una lettera che non comunica affatto i motivi della stessa.Sembrerebbe a prima vista l’invito al conferimento della cittadinanza. Ricordo che si tratta di uno straniero e non è avvezzo ad interpretare le frasi non dette e quelle “scontate”. Io, il marito, sono italiano ed ho avuto dei dubbi..2- Battibecco con l’impiegata addetta alla questione per farsi spiegare cosa fare. A suo dire la lettera sarebbe stata chiara ed espimeva dubbi sulle capacità di comprensione della persona... Faccio notare che mia moglie ha studiato italiano ed ha anche superato brillantemente l’esame di stato…Peccato che venisse richiesta alla persona anche la fotocopia della carta di identità del marito, non richiesta nella lettera, che io, conscio dell’idiozia burocratica italiota gli avevo comunque fornito. Alla fine in Prefettura è stato solo detto di fissare un appuntamento in Municipio per il giuramento….3- Fissato l’appuntamento in Municipio viene effettuato il giuramento con vera emozione da parte di mia moglie.. Viene comunicato che bisogna attendere almeno una decina di giorni per l’aggiornamento dei dati anagrafici a causa di carenza di personale e ferie… Alla faccia dell’informatica dell’Anno Domini 2013.Viene comunicato che la cittadinanza sarebbe stata effettiva dal giorno successivo. E perché? Quando ci si sposa si è coniugati dal giorno dopo o subito?? Mistero…4 - Viene ricordato che all’ottenimento della carta di identità nuova, con la cittadinanza annotata, bisogna aggiornare tutti i documenti a causa della perdita del secondo cognome.. Altra italianata che obbliga a peripezie per adempiere a questa stupidaggine. Sembra ci sia una normativa italiana che regola il doppio cognome, ma è un mistero il perché un italiano possa avere due cognomi ed uno straniero no…5 - Ottenimento della carta di identità con un solo cognome e dicitura “cittadinanza italiana”. Operazione veloce e poco costosa effettuata d un impiegato gentile e prodigo di informazioni.4- Cambiamento della patente italiana presso gli uffici di via Legnano:-Lo sportello Informazioni indicato da apposito cartello è gestito da una persona che... non da informazioni! Attende solo coloro che ritirano o consegnano documenti. Pazzesco. Neanche un formulario sono in grado di fornire. Bisogna fare la fila allo sportello patenti dove l’impiegato lavora come un matto per la fila che c’è. Alla fine ci vengono forniti due formulari e due bollettini i (42 euro per cancellare un pezzo di cognome....) e la richiesta di una autocertificazione che riporti il giorno dell’ottenimento della cittadinanza (erroneamente viene richiesto il giorno del giuramento, che avrebbe causato la falsità della dichiarazione..) ed il numero di protocollo che all’ufficio del Municipio non ci avevano dato.. Che cosa autocertifico se non so che cosa autocertificare?5 - Ritorno in Municipio, attendendo pazientemente il ritorno della funzionaria. Sarei potuto entrare senza problemi in ufficio , prendere qualche timbro o qualche documento ed andarmene…Vabbeh… Con un certo fastidio ci viene puntualizzato che basterebbe l’autocertificazione ma che alla Motorizzazione “trovano comodo far lavorare il Comune..” Il fatto è che solo presso l’ufficio preposto hanno il numero di protocollo…Dare il maledetto foglio al momento del giuramento no, eh?6 - Il codice fiscale (e tessera sanitaria) cambiano o no?? Nessuno lo sa.. Bene andiamo in piazzale Forni all’ Agenzia delle Entrate.. Pienone come al solito. Nemmeno li si sa se cambi qualche cosa, però consigliano di rifarlo. Ma niente paura: viene fornito al momento della richiesta. Ma un altro giorno , però, perché alle 12,30 si chiude… Sarà per un’altra volta.7 - Riconsegna del permesso di soggiorno alla Questura di via Defendente. Punto informazioni vuoto..Fila interminabile all’ufficio passaporti e mucchio di orientali all’ufficio impronte digitali. Optiamo per il secondo..Scopro che un agente dietro un vetro chiuso è disponibile a rispondere.. Si, l’”ufficio” è quello.. ma scrivere due righe sopra lo stesso sarebbe chiedere troppo.. Basta consegnare il permesso? No! ci vuole una fotocopia della nuova carta di identità… Bene, 20 centesimi ed a fianco c’è la fotocopiatrice. Si consegna il tutto. Ci vuole anche la fotocopia del frontespizio… Dirlo subito?A questo punto , visto che non avevamo altri 20 centesimi spiccioli decido di lasciare perdere e tornare dopo aver cambiato un euro in monetine…Allora, mosso a pietà, l’agente chiede lumi ad un collega che gli suggerisce di verificare sul computer (oh meraviglia!) gli aggiornamenti della Prefettura. Miracolo! La persona risulta cittadina italiana!! Tutto a posto, non servono più le fotocopie..Vabbeh..ho regalato 20 centesimi alla Questura..Schiacciare un tastino del computer prima di chiedere la fotocopia??Finito? No… Ora bisogna fornirsi di codice fiscale nuovo, fotocopia dello stesso (alla motorizzazione non ne fanno ma lo si scopre solo al proprio turno… Suggerisco di mettere un bel cartello all’ingresso) e fotocopia di qualsiasi cosa vi venga in mente… e recarsi alla motorizzazione con le ricevute dei bollettini postali… Per quando sarà pronta la patente? E chi lo sa… Non si sa nemmeno se rilasciano un documento provvisorio o se la patente in corso abbia validità fino all’emissione della nuova.Perché ho raccontato questo? Perché sarebbe bene che qualche genio provvedesse ad automatizzare le cose. La richiesta viene fatta alla Prefettura e la Prefettura dovrebbe provvedere automaticamente come nei paesi civili a tutto quanto consegue all’ottenimento della cittadinanza.Dopo la commozione del giuramento mia moglie ha conosciuto l’Italia burocratica e non ho saputo né potuto spiegarle il perché di situazioni degne di un film di Alberto Sordi. Solo che Alberto Sordi descriveva l’italietta degli anni 50-60…. Ho pensato di spiegarle il concetto di Repubblica delle Banane, ma ho rinunciato. È giusto che avendo il diritto di voto, d’ora in poi, sappia con chi ha che fare...Siamo orgogliosi tutti e due di essere cittadini italiani, ma io, cittadino italiano dalla nascita, mi sono vergognato per il campionario di ignoranza, maleducazione e burocrazia stupida che l’Italia ha offerto ad un nuovo cittadino in sole tre ore…Viva l’Italia senza i burocrati.
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