Esami del sangue, esiti senza code

Un apparecchio automatico per ritirare i referti

Un totem che stampa gli esami del sangue. E libera i pazienti dallo stress di fare la coda agli sportelli negli orari d’ufficio. A installarlo, nei presidi di Lodi e Codogno, è l’Azienda ospedaliera. A finanziarlo, invece, la Banca Centropadana di credito cooperativo. Basterà inserire la propria tessera sanitaria elettronica, passare il lettore sul codice a barre e dare l’indicazione di stampa. In pochi minuti, a qualsiasi ora della giornata, i lodigiani potranno avere il proprio esito.

L’iniziativa è stata presentata ieri dal direttore dell’Azienda ospedaliera Giuseppe Rossi, dal direttore amministrativo Francesco Magni, Davide Archi, referente medico per l’informatizzazione dei processi clinici, il presidente della Centropadana Serafino Bassanetti, il direttore generale Marco Moreschi e il direttore della filiale di Lodi Roberto Stracchi. I due apparecchi, un monitor e un lettore di codici a barre, saranno installate di fianco alle casse automatiche dei due ospedali, entrate in funzione a gennaio. «I pazienti - spiega Rossi - potranno pagare il ticket, al momento del prelievo, allo sportello, oppure alla cassa automatica e poi ritirare direttamente il referto. Il codice di riconoscimento è quello stampato sul modulo. Sarà il paziente, in fase di prelievo a scegliere la modalità di ritiro. Si tratta di un servizio geniale che entrerà in funzione a marzo. L’ottica di questo ospedale, nella sua ristrutturazione, è quella di pensare anche alle giovani generazioni. Il padiglione d’accoglienza prevederà l’area wireless per “navigare”, la farmacia e anche questo servizio per il ritiro degli esami. Mi auguro che presto i cittadini possano prenotare le prestazioni da casa propria. Non vedo perché un giovane di vent’anni debba prendersi un permesso di lavoro per andare a ritirare gli esiti o avere a che fare con l’operatrice del front office, quando lo può fare tranquillamente da solo alle 8 di sera». Il direttore assicura che il progetto «non prevede alcuna razionalizzazione del personale. L’iniziativa - spiega Rossi - consentirà di far lavorare meglio gli operatori presenti». L’ottica, dice, «è quella di esaudire i bisogni del territorio. Se lo possiamo fare però è grazie alla Bcc che è sempre sensibilissima alle nostre esigenze. L’istituto ha stanziato per i due totem 50mila euro».

«L’ospedale più vicino a Lodi che ha adottato lo stesso sistema - spiega Archi - è quello di Mantova. Dietro il totem Echo c’è un’infrastruttura informatica importante. Se uno non ha pagato il ticket, per esempio, il referto non viene stampato».

Ogni giorno l’Azienda ospedaliera effettua 1300 prelievi ai pazienti esterni. Quelli ematochimici costituiscono l’80 per cento del totale degli esami. «Ci sono anche altri esami, come quelli dell’anatomia patologica - aggiunge Archi - che potrebbero essere stampati dal totem, ma in certi casi, è importante che sia il medico a relazionarsi direttamente con il paziente». «Per quanto ci riguarda - dice Moreschi - ci abbiamo messo 5 minuti a decidere questo intervento». Parole di soddisfazione sono arrivate da Bassanetti: «Non è un caso se il direttore Rossi - dice - ha ottenuto il massimo del punteggio dalla Regione. Oggi sta dimostrando la sua professionalità e la sua passione per la medicina. Aderendo a questo progetto abbiamo riconosciuto due grandi opportunità: la prima è quella di supportare un servizio tecnologicamente avanzato che risponde alle esigenze delle persone dando loro la possibilità di usufruire di una prestazione, senza più vincoli di tempo e di orari. La seconda è di servire due piazze significative per la Centropadana, come Codogno e Lodi, dove risiedono due filiali storiche e tra le più importanti, nonché punti di riferimento per molti paesi del territorio. Questo intervento è uno dei modi concreti con cui Centropadana dimostra di essere ciò che è veramente: ovvero una banca differente (non solo nella pubblicità, ndr), che ha testa, ma soprattutto cuore».

Cristina Vercellone

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