EMERGENZA UCRAINA Gargioni: «Il nostro impegno va in tre direzioni: mediatori, aiuti pratici e assistenza»

Il Fondo promosso da Fondazione Comunitaria di Lodi e Caritas con il supporto de Il Cittadino e l’appoggio continuo di Fondazione Cariplo

Veronica Scarioni

Fondo Emergenza Ucraina: sono in fase di studio i primi progetti. Tre sono le linee su cui muoversi, sfruttando le strutture locali e e le donazioni confluite nel Fondo promosso da Fondazione Comunitaria di Lodi e Caritas con il supporto de Il Cittadino, grazie all’appoggio continuo di Fondazione Cariplo. Le descrive Giovanna Gargioni, sindaco di Borghetto Lodigiano e presidente dell’Assemblea dei sindaci dell’Ambito distrettuale di Lodi, che sta coordinando la gestione del sistema integrato di interventi e servizi sociali nell’emergenza Ucraina, compito affidato dalla Prefettura di Lodi. «Abbiamo definito la formula per l’accoglienza, avviato l’ospitalità, gestito la parte burocratica e dato indicazioni sanitarie - spiega -. Ora stiamo lavorando sull’individuazione dei bisogni principali, alla luce anche del fatto che il numero delle richieste è sempre in aumento - 15/20 unità a settimana - ma non più in modo esponenziale». Gli interventi sono numerosi, i bisogni ancora di più. Per questo il fondo Emergenza Ucraina è di cruciale importanza. Giovanna Gargioni spiega quali sono i tre filoni per cui verranno utilizzati i contributi raccolti con il Fondo Emergenza Ucraina. «Anzitutto occorre trovare i mediatori culturali che lavorino insieme agli assistenti sociali per incontrare i nuovi nuclei familiari, che si registrano presso la polizia locale e chiedono ospitalità. Un altro aspetto è quello degli aiuti pratici, ad esempio per pagare le bollette oppure per sostenere con terapie farmacologiche e assistenza sanitaria coloro che hanno delle problematiche a livello medico. Il terzo riguarda l’offerta di prestazioni sociosanitarie a queste persone, come ad esempio l’assistenza psicologica».

Per quanto riguarda la valutazione delle proposte e la gestione dei contributi donati nel Fondo Emergenza Ucraina, «gli assistenti sociali dei comuni si occuperanno di definire piani e progetti di intervento e cercheranno gli specialisti già attivi nell’area; poi noi valuteremo le loro richieste. Una volta a settimana si tiene una cabina di regia, cui prendono parte l’Ufficio di Piano e le tre realtà territoriali cui fanno capo tutti gli assistenti sociali che lavorano nei comuni: l’Assc di Casalpusterlengo, l’Acsi (Consorzio Lodigiano) e l’Asp Basso Lodigiano. In questa cabina di regia si raccolgono i bisogni e si cerca i dare risposta attingendo al fondo creato dalla Fondazione Comunitaria di Lodi con Caritas e Il Cittadino».

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