Piloni alti 18 metri e un viadotto che supererà i venti in altezza: così avanza nel Sudmilano la Teem, tangenziale esterna di Milano. Il “Doka Tour Italy” di ieri è stato occasione per misurare l’avanzata dei lavori a quindici mesi, più o meno, dall’installazione del “lotto C”, quello lodigiano-sudmilanese. L’autostrada, dopo un autunno e un inverno durante i quali la sua presenza è stata più che altro manifestata da grandi sbancamenti di terreno, esce dalle manovre preparatorie e diventa qualcosa di più significativo.
E, a voler puntualizzare, nel quadrante melegnanese è formalmente iniziata la costruzione di una delle opere connesse Tem: il raccordo via Emilia-Santangiolina, fra statale 9 e provinciale 17. I plinti che si vedono nella valle del Lambro, fino all’ex discarica di Montebuono, non sono infatti solo quelli della tangenziale in senso stretto, ma altresì della “complanare” che andrà ad allacciare via Emilia e provinciale 17, evitando le soffocanti code melegnanesi per girare attorno alla città. Dunque, complanare batte bretella Cerca-Binasca. Mentre attorno a rocca Brivio continua a vedersi mais a oltranza, di qua il panorama ha già messo qualche appoggio all’opera compensativa.
«Quello che si è fatto finora è l’imbastitura del ponte, anzi dei ponti, sopra il Lambro e sopra la ferrovia S1 Milano-Lodi - spiegavano ieri Umberto Bertolucci e Giorgio Signori della Lambro Scarl srl, con il general manager Doka Italia Marco Falcone e i responsabili del gruppo Gri.ka Branko Popadic e Slavisa Lackovic - Abbiamo plinti di varie altezze scalate, che culminano a circa 18 metri del punto più alto. Il viadotto di attraversamento del Lambro si attesterà a circa 20-25 metri, correndo fra il ponte della ferrovia e il margine nord ovest dell’ex discarica di Montebuono». Ieri attorno a Melegnano era una giornata di ordinarie snervanti code, prodotte dal semi blocco cittadino dovuto al mercato del giovedì. Tuttavia c’è una buona notizia, anche se non proprio dietro l’angolo in termini di tempi: nella zona cantiere di Vizzolo-Cerro, compresa nel “lotto C”, c’è già qualcosa del dedalo di strade «compensative» connesse alla tangenziale. I circa 30 lavoratori del cantiere 1 (Cerro) e gli altri trenta che stanno a Vizzolo, dall’altra parte del fiume, hanno issato i ponteggi anche per la complanare Sp17-ss9. Che quindi diventa - all’insaputa di cerimonie e discorsi - il primo vero tassello delle opere che interessano di più ai melegnanesi.
Piloni alti 18 metri e un viadotto che supererà i 20 in altezza: così avanza nel Sudmilano la Tem, tangenziale esterna di Milano, lungo la valle del Lambro tra Vizzolo e Cerro, dove i cantieri vedono complessivamente al lavoro una sessantina di operai
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