È ignorante chi paga le tasse?

È la settimana delle ferie, sono quasi tutti in vacanza i responsabili della politica e i parlamentari. Le voci però corrono ancora, e sono – purtroppo – quasi sempre polemiche. Hanno come oggetto soprattutto la nuova manovra che il Governo ha predisposto su sollecitazione della Banca Europea. E le critiche sono di gran lunga prevalenti, le proposte non molto numerose, né precise per entità.La Banca Europea ha emesso un diktat per il Governo Italiano, ma sollecitazione reale e indifferibile è venuta dall’ondata speculativa che ha squassato, prima del ferragosto, tutte le Borse, specialmente quelle europee e statunitensi. Non si è ancora riusciti a indicare con le necessarie certezze i responsabili, le misure e gli obbiettivi dei singoli “gruppi speculativi”. La possibilità di “agire allo scoperto” rende difficile il conseguire tali certezze. Si vuol colpire l’euro? Si vuole frantumare l’Unione Europea? Si vuole richiamare l’attenzione sul “non essere” dei poteri dell’Europa come “unione”?Un aspetto è però chiaro: la speculazione ha colpito di più chi ha debiti e passività molto alte rispetto alle risorse su cui può contare. La crisi delle Borse ha toccato l’economia dell’Europa e degli Usa. L’Italia però ha subito i contraccolpi maggiori, soprattutto per l’enorme debito pubblico, che oramai ha oltrepassato i 1.900 miliardi di euro. Una cifra spaventosa, che supera la somma dei redditi annuali di ciascuno di noi.Speculazioni in Borsa, debito pubblico: due capitoli collegati che non mancheranno di avere ripercussioni non da poco su tutti.Detto questo – da inesperto – mi viene spontaneo pensare, al di là degli ambiti economico-finanziari, alla mancanza totale di principi etici e morali nei “gruppi” che hanno condotto le grosse speculazioni dei giorni scorsi. Se avessero un minimo di onestà morale avrebbero causato questi sconvolgimenti? Chi pensa al massimo profitto come obbiettivo assoluto del suo agire può provocare risultati dolorosissimi...La causata manovra del nostro governo non porterà, anzichè aumenti, perdite di posti di lavoro? Non renderà più difficile ottenere dalle Banche mutui e prestiti specialmente per le aziende? E queste non dovranno sostenere costi maggiori con le conseguenti ripercussioni sul costo della vita?Qualunque aumento della tassazione e dei prezzi, in definitiva, porta maggiori difficoltà e sofferenze per i più poveri…E c’è anche un altro ambito morale di grande importanza: quello degli evasori, dei ricchi che percorrono tutte le strade per sfuggire al dovere di pagare ciò che dovrebbero. E’ questo uno degli aspetti più gravi della immoralità sociale. Ed è purtroppo un costume, un modo di agire, diffuso che riguarda un po’ tutti. “Intelligente chi non paga le tasse, ignorante chi le paga”. È il giudizio comune! Distruttivo! E alla fine correttezza vuole che tutti, cominciando dai più facoltosi, abbiamo a predisporre il nostro vivere da subito in modo più sobrio, secondo le risorse disponibili e con l’impegno di pagare il debito che la nostra generazione ha accumulato. E’ follia – in tutti i sensi – continuare a spendere di più di quanto abbiamo e produciamo. È un’autodistruzione, che presto o tardi (ormai presto) si manifesterà.Il declino etico-morale, tipico di tanta nostra cultura, non può che portare mali gravissimi. Vogliamo reagire percorrendo le strade che da sempre la legge morale naturale indica con chiarezza?

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