È aperta la caccia al pensionato

Da qualche anno in Italia è aperta la caccia al pensionato. Attraverso parole di sapore esotico quali spending review o nostrano quali riforme, razionalizzazioni, risparmi, il pensionato è diventato oggetto dell’attenzione malefica dei governanti di turno.Una delle più attive in questa operazione di caccia al pensionato fu la signora Fornero che, fra pianti dirotti e sceneggiate televisive, cambiò le regole del gioco in corsa e bloccò improvvisamente il pensionamento di circa trecentomila persone che già avevano lasciato le aziende (esodati). In realtà Lei pensava che fossero trentamila, dato che ci disse, con un metodo di ricerca di alto valore scientifico, che qualcuno le aveva dato i numeri sbagliati. Ma non solo, sempre con la signora Fornero venne bloccata la rivalutazione delle pensioni d’oro (quelle sopra i 1200 euro per intenderci) di quei lavoratori che dopo 40 anni di lavoro e dopo aver versato (nel settore privato) la cifra del 33% dello stipendio lordo quale contributi pensionistici, una delle cifre più alte pagate nel mondo, contavano di vivere dignitosamente con la pensione. Sì perché la pensione in Italia non è il frutto dei contributi versati in una vita di lavoro, ma una generosa elargizione dello Stato. E’ per quello che l’INPS con i nostri soldi paga le invalidità, le casse integrazioni, contributi a rifugiati politici, assorbe enti pensionistici vicino alla bancarotta e così via. Ora l’ultimo personaggio arrivato in ordine di tempo giura che si possono fare risparmi importanti con il taglio delle pensioni d’oro e d’argento: frasi sibilline per dire che potranno venire toccate ancora una volta le pensioni dei lavoratori dipendenti anche di basso e medio livello. Ciò potrà avvenire mediante il blocco della rivalutazione ISTAT o addirittura richiedendo un ulteriore contributo di solidarietà. Ma si sa, si deve risparmiare perché il Paese deve essere salvato e coloro che lo devono salvare sono ancora coloro che lo hanno portato sull’orlo del baratro.Noi possiamo suggerire all’ennesimo tagliatore di pensioni o di costi per la sanità di installare una ghigliottina in ogni città d’Italia e di procedere a ghigliottinare coloro che hanno superato i 70 anni: in questo modo saranno ottenuti risparmi significativi nella spending review dell’anno in corso ed avremo lasciato ai nostri figli un Paese con i conti più in ordine per qualche mese. Mi sembra una soluzione ottimale per il momento, poi, per il prossimo anno, alla prossima spending review si può ulteriormente ottimizzare il flusso di cassa e stabilire che chi osa chiedere di andare in pensione, debba essere ghigliottinato all’istante.Un po’ come quel cavallo Boxer nel libro “La fattoria degli animali” che avendo lavorato tutta una vita e dovendo andare in pensione venne prelevato dai maiali (o meglio da un loro rappresentante) e mandato alla macellazione per ricavarne vantaggi anche da morto.E i rappresentanti del popolo sovrano che acquisiscono questi diritti dopo qualche anno di servizio parlamentare e ricevono pensioni pari a 10, 20, 30, n volte il minimo dopo qualche anno di onorato servizio in Parlamento?Ah già, scusate, quelli sono vitalizi, non pensioni.

© RIPRODUZIONE RISERVATA