Duemila famiglie lodigiane si sostengono con il reddito di cittadinanza

Cinquemila sono le domande presentate a livello provinciale

Oltre 5mila domande di reddito di cittadinanza finora nel Lodigiano, quasi 3mila quelle accolte. A fronte di un incremento del 20 per cento circa delle domande presentate e accolte da luglio a oggi, in realtà il numero dei percettori non è cambiato con 2mila 100 nuclei familiari che si sostengono grazie a questi sussidi, il 2 per cento dell’intera popolazione lodigiana. Le domande accolte sono il 55 per cento di quelle presentate, ma più di 1 su 3 è già definitivamente bocciata. Sono i dati dell’Osservatorio sul reddito di cittadinanza dell’Inps aggiornati a fine dicembre.

Le domande di reddito o pensione di cittadinanza accolte finora nel Lodigiano sono state 2mila 959, di cui 504 sono decadute o sono state revocate, mentre 353 sono arrivate al termine del primo periodo di erogazione di 18 mesi. Di queste 353, ce ne sono 141 in fase di rinnovo e in totale sono in fase di lavorazione 515 richieste. Il totale delle domande di reddito o pensione di cittadinanza pervenute dalla provincia di Lodi è di 5mila 379, di cui ne sono state accolte il 55 per cento. Quelle già definitivamente respinte o cancellate per assenza di requisiti sono 1905, pari al 35,41 per cento. A luglio, data della precedente rilevazione dell’Osservatorio fino al livello locale, le domande presentate erano state 4mila 429, di cui 2mila 466 erano state accolte e 1539 quelle già definitivamente respinte. L’incremento in cinque mesi è del 20 per cento delle domande accolte e del 21 per cento delle domande presentate, con percentuali di accettazione (il 55 per cento) e respingimento (il 34,75 per cento) sostanzialmente simili.

I nuclei familiari lodigiani che si sostengono grazie al reddito o alla pensione di cittadinanza sono in totale 2mila 102, e le persone complessivamente coinvolte sono 4mila 629. L’erogazione media mensile è di 463,84 euro. Nel dettaglio, il reddito di cittadinanza sostiene 1825 nuclei familiari per 4mila 317 persone coinvolte, la pensione di cittadinanza invece è erogata solo a 277 nuclei familiari che coinvolgono 312 persone: la pensione va soprattutto a nuclei familiari composti da una sola persona. Grossa disparità tra il valore del reddito di cittadinanza medio erogato, 506,25 euro mensile, e quello della pensione di cittadinanza, 229,04 euro mensili in media. La differenza principale tra le due formule consiste nella firma del patto d’inclusione, il percorso individuale che dovrebbe condurre a trovare un posto di lavoro: le persone anziane over 65 o disabili, che possono accedere alla pensione di cittadinanza, sono escluse dall’obbligo di accettazione delle offerte di lavoro.

Da notare che il numero dei nuclei familiari e del totale delle persone che beneficiano del reddito di cittadinanza o della pensione di cittadinanza è quasi invariato rispetto a luglio: allora erano 1822 i nuclei beneficiari del reddito per 4mila 496 persone complessivamente coinvolte, dunque solo 3 famiglie si sono aggiunte in questo periodo. C’erano poi altri 279 nuclei beneficiari della pensione di cittadinanza, per 309 persone coinvolte: in questo caso sono addirittura diminuiti di -2 i nuclei familiari e -3 le persone coinvolte. L’incremento delle domande del sussidio, dunque, dipende in gran parte dagli stessi nuclei familiari che già ne avevano beneficiato in precedenza.n

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