Droga e bullismo, a Lodi il “Maffeo Vegio” è sotto assedio

La preside Laura Fiorini ha denunciato alla questura gli atti di vandalismo di cui è oggetto la scuola

Lancio di oggetti contro i vetri del Maffeo Vegio e sporcizia ovunque, nel giardino delle tre età, in via delle Orfane. La preside del Maffeo Vegio Laura Fiorini va in questura a denunciare la situazione.

Il parchetto è stato concesso in uso alla scuola per far sostare gli studenti in attesa di iniziare le lezioni, per garantire il distanziamento previsto dalle norme anti Covid. Tutte le mattine, quindi, gli alunni sostano lì e soprattutto ai più grandi non sono sfuggiti anche episodi di spaccio da parte di persone estranee all’istituto. «Io non ho visto fatti di questo genere - dice la dirigente - e quindi non ho potuto denunciarli, ma sono andata in questura perché quel giardinetto è un crocevia di passaggio di minorenni, quindi dovevo farlo. Lì vicino ci sono anche il Calam e l’Ada Negri. Ci sono ragazzi che, non so, probabilmente non vanno a scuola e lanciano oggetti contro i vetri dell’istituto, disturbando gli alunni che fanno lezione. Poi i ragazzi vedono cose non belle. Per noi il parchetto è importante, è comodo, ci sono le panchine per sedersi, ci hanno dato le chiavi. Se non utilizzassi questo spazio sarei costretta a far entrare i ragazzi nel cortile, che è meno comodo».

Qualcuno, in questi giorni, ha divelto anche la porta della casetta del custode, ieri riparata con un compensato, e in precedenza, avevano anche vandalizzato le finestre. «Il parco è un punto di passaggio per i minori - ribadisce la dirigente -, per questo oggi (ieri, ndr), sono andata in questura a sporgere denuncia». La richiesta, dice la dirigente dell’istituto, è di rafforzare i controlli e portare a maggiore attenzione su quell’area dedicata ai più giovani. Il Comune pulisce, ma poi l’area è subito di nuovo sporca, piena di lattine, bottiglie e cartacce.

Il giardino delle tre età è nato, all’angolo tra via delle Orfane e via Carducci, al posto dell’asilo, trasferito in strada Vecchia Cremonese, intorno al 2015. Il giardino, munito di gazebo, tavolo e panchine, affacciato sulla scuola e appoggiato sull’antico monastero di Santa Chiara Nuova, era stato pensato come parchetto del centro storico della città: una piccola area che, negli obiettivi originali dell’amministrazione comunale di allora, avrebbe potuto ospitare anche un piccolo orto per gli anziani. Il giardino era stato denominato “delle tre età” proprio perché destinato ai nonni e ai loro nipoti. L’obiettivo del Comune era di tenere il parchetto sempre attivo, dalla mattina al tramonto, grazie alla gestione del centro diurno per gli anziani ospitato proprio in via delle Orfane. Ultimamente, il giardino è però diventato un luogo potenzialmente a rischio, tanto che ha fatto scattare la denuncia da parte della dirigente del Vegio. Tutto il giorno, lo spazio verde è luogo di ritrovo dei ragazzi. A preoccupare però sono gli atti di vandalismo, i lanci degli oggetti contro le finestre della scuola, come castagne e bottiglie di vetro, la mattina, la sporcizia per terra e, soprattutto il fenomeno di spaccio segnalato dagli stessi ragazzi. Un fenomeno quest’ultimo che, insieme a quello della vendita dell’alcol ai minori, ha portato il Cittadino ad intervenire con una campagna di denuncia.

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