Dopo le botte si è barricato in un bar

Si era rifugiato nel bagno di un bar, per pulirsi dal sangue e non farsi trovare. Ma i poliziotti lo hanno ugualmente scovato, su indicazione dei testimoni che lo avevano visto fuggire, e lo hanno costretto ad uscire.

Così è stato arrestato domenica sera il romeno di 19 anni, T.V. le iniziali, residente a Lodi, dopo che aveva aggredito brutalmente, e senza alcun motivo, un venditore di fiori ambulante e due passanti, marito e moglie, che cercavano di fermarlo.

Il ragazzo era ubriaco e questo (come già accaduto del resto altre volte in passato) gli ha fatto perdere la testa. Nei pressi del bar all’aperto di piazzale Matteotti (l’ex Chiringuito) il romeno ha visto passare un pachistano con un mazzo di rose in mano, lo ha fermato, e dopo uno scambio di battute (pare che il 19enne volesse prendere i fiori con fare molto aggressivo) lo ha colpito con una serie di calci e pugni e non si è fermato nemmeno quando il pachistano era a terra e si proteggeva come poteva.

Un uomo di 51 anni, al vedere quella scena da “arancia meccanica”, ha cercato di fermarlo, ma anche lui è stato picchiato, mentre la moglie di quest’ultimo, intervenuta per difendere il marito, è stata spinta a terra e colpita con dei calci.

Quando la volante della polizia è arrivata sul posto il pachistano si era già allontanato, forse perché irregolare, mentre il romeno si era rifugiato nel bagno di un bar di viale Dalmazia) per lavarsi dal sangue.

Quando i poliziotti lo hanno trovato, costringendolo ad uscire, si è scagliato anche contro di loro, con pesanti insulti. A quel punto è arrivata in supporto una pattuglia dei carabinieri. Il giovane è stato quindi bloccato e portato in questura, dove è scattato l’arresto per “oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale”.

Nel frattempo invece i due coniugi aggrediti sono andati in ospedale con un’ambulanza. La donna, dopo una notte in osservazione, è stata dimessa con sette giorni di prognosi. Pure il marito non era grave, anche se è stato trattenuto qualche ora in più in ospedale.

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