Dompè, Podestà “richiama” Squeri

«Gli interessi della città devono prevalere su quelli di correnti e correntucole che possono esserci all’interno del partito, pertanto trovo del tutto improvvida l’uscita da parte di un mio assessore». Il presidente della Provincia di Milano, Guido Podestà, nella giornata di ieri è intervenuto, con alcune dichiarazioni rilasciate nel pomeriggio per telefono, al fine di gettare acqua sul fuoco delle tensioni interne al Pdl sandonatese. Soprattutto il vertice di palazzo Isimbardi ha preso la parola dopo che nei giorni scorsi l’esponente del suo esecutivo con delega al bilancio, Luca Squeri, ha commentato che, con il sindaco uscente Mario Dompè come candidato, il Pdl a San Donato perderebbe le elezioni amministrative. «Non vorrei - ha replicato secco Podestà - che ci siano delle vecchie beghe di partito che mettono in secondo piano gli interessi della città, ma è comunque certo che questo tipo di dichiarazioni incomprensibili non fanno altro che alimentare le diatribe e non agevolano il compito di chi sta amministrando». Parlando di «dichiarazioni che non fanno altro che mantenere caldo il fuoco dello scontro locale, che porta poco alla città, ma anche ai contendenti», in poche battute, ha proseguito, commentando: «Quando si rappresenta un’amministrazione provinciale non si può andare sul territorio a rendere più difficile una responsabilità di governo». Inoltre, senza sbilanciarsi riguardo a quella che sarà la scelta definitiva che verrà avallata dal partito, spezzando una lancia a favore del sindaco in carica, Podestà ha sottolineato: «Un sindaco che sta agendo bene si porta ad avere due mandati, perché è difficile riuscire, con l’insieme di regole e di norme che abbiamo, a rendere effettivo un qualunque programma in un periodo di soli cinque anni, pertanto si punta alla riconferma». Al tempo stesso si mostra certo che il partito nei prossimi mesi, in vista dell’appuntamento di primavera, «riuscirà a fare sintesi». In attesa dunque del congresso e del nuovo coordinatore provinciale, il primo rappresentante del palazzo di via Vivaio sollecita un clima sereno per consentire all’amministrazione in carica di poter concludere nel migliore dei modi il proprio mandato.

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