Dal gommista un furto con i “fiocchi”

All’Officina Zanardi rubati 150 pneumatici da 30mila euro

Trentamila euro di pneumatici e per arrotondare il valore di una batteria per auto, chiavi inglesi, trapani e lubrificanti. Il colpo assestato nella notte tra lunedì e martedì all’officina Zanardi di fianco alla Mantovana è di quelli coi fiocchi, i ladri hanno agguantato centocinquanta gomme parcheggiate nella parte di capannone del gommista e poi hanno messo le mani sul materiale del collega meccanico. I due lavorano nell’officina alle spalle del distributore Esso, e una volta dentro la banda che ha messo a segno il blitz non ha dovuto faticare. «Hanno tentato di entrare dal portone sul retro - racconta Mattia Zanardi indicando i segni dell’effrazione - non ce l’hanno fatta e così ci hanno riprovato con quello laterale». Lì è andata bene, l’hanno sfondato di peso. Danni su danni. I trentamila euro di pneumatici rubati sono una sberla secca ma nel conto vanno messi infatti i “danè” che i colleghi dovranno sborsare per rifare il portone. Il fabbro ha raffazzonato una soluzione di fortuna ma occorrerà metterne uno nuovo al più presto. E son soldi. «Hanno preso sia le gomme che erano qui al centro che contro la parete e sul soppalco - prosegue il gommista -, ci sono rimaste solo quelle usate che teniamo in deposito». Per non star fermo col lavoro e rimetterci anche da quel lato lì, qualche gomma il giorno dopo il furto se l’è fatta arrivare subito ma non tutta la scorta. Si va avanti, però quel che è successo brucia.

Ad accorgersi che qualcosa non andava martedì mattina è stato proprio il titolare, ha infilato la chiave nel portone e si è reso conto che faceva fatica. Per forza, la serratura era stata manomessa. Così non gli è restato altro da fare che dare uno spintone alla porta e quella s’è aperta. Dall’altra parte il deserto, il pavimento vuoto senza più nemmeno l’impronta dei pneumatici. Più tardi lo stesso shock è toccato al meccanico dell’officina, anche lui a fare l’inventario di tutta la roba sparita: una batteria, trapani, chiavi e lattine di lubrificante. La notte del blitz nella Bassa aveva imperversato l’ennesimo temporale, in giro non c’era un cane e i ladri hanno potuto agire indisturbati.

Dalla provinciale si sono imbucati nel cortile dell’officina sprovvista di cancello, avevano un furgone e vi hanno caricato il bottino. Nessuno ha visto niente e dal canto suo la banda non ha fatto sbavature. A parte una: ha dimenticato in giro una maschera in spugna, confezionata artigianalmente, che uno dei ladri aveva probabilmente sul volto. I titolari l’hanno consegnata in caserma. Che possa servire a trovare i colpevoli? Un furto simile è avvenuto lo scorso ottobre nel magazzino del fratello di Mattia in via Frank, ma dei ladri non si seppe più nulla.

Laura Gozzini

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