Da domani senza mascherina all’aperto: la “mappa” delle regole

Dopo mesi una piccola rivoluzione: si può evitare di indossarla all’aperto, ma ci sono delle eccezioni

Addio o arrivederci ancora non è chiaro, ma da lunedì all’aperto e fino alla fine di luglio, potremo salutare (quasi) la mascherina. L’ordinanza emanata in settimana dal Ministro della Salute Roberto Speranza, una volta ottenuto il parere favorevole del Comitato Tecnico Scientifico, toglie l’obbligo della mascherina all’aperto nelle zone bianche a partire dal 28 giugno e fino al 31 luglio. Sarà l’andamento del contagio, e in particolare la diffusione delle varianti, a determinare se dopo tale data saremo costretti a tornare ad indossarla o meno.

Quando è ancora obbligatoria all’aperto

Intanto rimane l’obbligo di avere sempre con sé anche all’aperto un dispositivo di protezione delle vie respiratorie. Dunque, risultando sprovvisti di mascherina (o altro dispositivo per proteggersi le vie respiratorie) a un controllo delle forze dell’ordine si rischia comunque la sanzione. Infatti, decade l’obbligo di indossarla sempre, ma non quello di averla con sé. Ed è preso detto il perché: la mascherina deve ancora essere obbligatoriamente indossata all’aperto nelle situazioni «in cui non possa essere garantito il distanziamento interpersonale o si configurino assembramenti o affollamenti», ma anche negli spazi aperti delle strutture sanitarie (ed è plausibile anche nelle socio-sanitarie assistenziali per estensione), e in presenza di soggetti immunodepressi. Rimane il discrimine del buonsenso, ma va indossata sicuramente nei mercati e nelle fiere, per esempio, e allo stesso modo va indossata se si rimane in coda, a prescindere dal mantenimento del distanziamento interpersonale (che magari c’è, ma non può essere garantito). Non vi sono deroghe per i vaccinati anti-Covid o i possessori di green pass.

La mascherina al chiuso

Negli spazi chiusi rimane l’obbligo di indossare la mascherina, e in particolare sono i diversi protocolli stabiliti per le varie attività a dettare legge. In linea di massima, è consentito toglierla anche al chiuso mentre si mangia o si beve in bar e ristoranti, ma è obbligatorio averla quando si va a pagare o ci si muove nel locale, e mentre si fa attività sportiva. Negli altri casi va sempre tenuta, tranne che nelle abitazioni private, dove è comunque fortemente consigliata se si è in presenza di persone non conviventi. Va sicuramente mantenuta a scuola o a messa, per fare degli esempi. Restano esonerati i bambini sotto i 6 anni, i soggetti con disabilità non compatibili con l’uso della mascherina e le persone che devono comunicare con loro.

Sanzioni

La sanzione per chi non avrà la mascherina con sé o non rispetterà gli obblighi previsti rimane sempre la solita da 400 euro. Con il progressivo allentamento delle restrizioni, a fronte di un numero di controlli sulle persone diminuito appena, si producono però molte meno multe. In provincia di Lodi si è passati dalle 15 in sette giorni a cavallo tra maggio e giugno, alle 3 erogate dal 5 al 18 giugno. L’attenzione si è spostata di nuovo su negozi, bar e ristoranti: dopo settimane senza sanzioni o con 1 sola, dal 5 al 18 giugno sono stati 6 i titolari di attività commerciali multati.

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