Crisi del prezzo del latte, la Regione prova a fare la sua parte

Al Pirellone si riunisce il “tavolo di filiera”

Si è riunito oggi a Palazzo Lombardia il tavolo istituzionale dedicato alla filiera lattiero-casearia lombarda. Un momento importante, richiesto dalle associazioni agricole di categoria in considerazione dei recenti problemi legati ai prezzi della materia prima. «La Lombardia - ha dichiarato l’assessore regionale lombardo all’Agricoltura, alimentazione e sistemi verdi Fabio Rolfi al termine dell’incontro, durante il quale è stato presentato un documento sulla situazione attuale e sugli scenari futuri del comparto - produce il 44% del latte italiano. È protagonista di una crescita produttiva annuale che viaggia il doppio rispetto al resto d’Italia. È chiaro che il tema della valorizzazione della filiera qui è più sentito che in altri territori soprattutto in termini di ricaduta sui produttori. Volevamo un confronto tra tutti gli attori interessati anche in vista del Tavolo nazionale convocato dal ministro per giovedì».

«La Regione Lombardia - ha detto l’assessore - propone un piano d’azione che non si limiti ad annunci, ma che abbia ricadute concrete. In primis un tavolo tra gli operatori della filiera, con il supporto degli osservatori di Regione Lombardia, che porti a individuare un meccanismo condiviso di orientamento per il prezzo del latte. Nel rispetto del libero mercato, intendiamo fornire elementi tecnici con caratteristiche di terzietà che possano essere di supporto alla filiera. L’obiettivo è una indicizzazione dei prezzi dei fattori di produzione».

Inoltre, «sul medio lungo periodo - ha continuato - bisogna puntare sulla valorizzazione dei prodotti finiti per avere ricadute positive sulla filiera. Oggi il 50% del latte lombardo viene utilizzato per la produzione di formaggi a DOP. Dobbiamo lavorare per dare visibilità anche agli altri prodotti e trovare nuovi mercati diversificando le produzioni. La crescita della quantità di latte va governata».

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