Coronavirus nelle scuole, il bollettino si allunga

A casa due classi alle elementari di Ossago, casi anche a Lodi al Liceo Gandini, all’Agrario di Villa Igea, in altre due sezioni del Cesaris di Casale, a Codogno all’Ambrosoli, nuovo contagio in un nido di San Giuliano, alla materna di San Zenone tutti attendono il secondo tampone

Un adulto positivo alle scuole elementari di Ossago, a casa in quarantena una terza e una quinta elementare. Da oggi viene stata attivata la didattica a distanza per i 26 bambini che però al momento stanno tutti bene. Il contagio del lavoratore, secondo la prima ricostruzione, è avvenuto al di fuori della scuola. «Attendiamo la fine della quarantena, ma non c’è alcun allarmismo - spiega la preside Carmela Riganò -. Le maestre stanno lavorando. Speriamo che non ci siano altri casi, al momento il clima è di serenità. Gli adulti tengono sempre la mascherina e si mantengono le distanze. Si è preferito tenere, precauzionalmente, a casa i bambini. È sempre meglio eccedere in prudenza. Noi abbiamo fornito i nominativi di tutti i bambini all’Ats, poi sarà l’Ats a decidere come si devono muovere le famiglie».

Ieri, un caso positivo, è stato segnalato anche al Liceo Gandini di Lodi. A casa in didattica a distanza sono finiti 20 alunni. Al Cesaris di Casale, invece, sono state isolate altre due classi, portando così le classi in quarantena, a 4. Anche in questo caso, per i ragazzi isolati, è stata attivata la didattica a distanza.

Mercoledì, invece, a risultare positivo era stato uno studente del primo anno di Villa Igea a Lodi. All’Ambrosoli di Codogno, invece, il virus ha infettato 5 studenti. A oggi gli studenti del Merli (la sezione staccata di Villa Igea alle porte di Lodi) a casa in isolamento sono 15, 45 quelli dell’Ambrosoli. Per tutti è stata attivata la didattica a distanza. Nei giorni scorsi, erano stati individuati dei casi a Lodi all’asilo Serena, alle elementari di corso Archinti e al Bassi, oltre che al Liceo Novello di Codogno.

Nel Sudmilano, erano risultati positivi studenti del Levi, del Mattei e della scuola Mazzini. Il ministro Lucia Azzolina, nei giorni scorsi, si è rifiutata di chiudere le scuole: «I contagi avvengono all’esterno, a scuola i ragazzi sono ligi alle regole», la sua tesi.

A San Giuliano Milanese dopo la serrata dell’asilo nido Piccolo Principe chiude anche una sezione del nido Arcobaleno. Il Covid circola tra il personale che si occupa dei più piccoli facendo entrare in vigore i protocolli previsti dalla normativa. Ieri mattina addirittura era temuta la sospensione del servizio per tutta la struttura, con una cinquantina di bambini che sarebbero rimasti a casa, mentre l’allarme è poi rientrato nel tardo pomeriggio con la notizia che la misura riguarderà esclusivamente un gruppo di utenti. Nuovi disagi hanno dunque coinvolto i genitori che lavorano e che anche in questo caso all’improvviso si sono dovuti organizzare con delle soluzioni alternative al servizio comunale. Del resto gli stessi provvedimenti di quarantena sono già scattati anche in due classi della materna Marcolini e in una sezione della scuola media Fermi con alunni che hanno fatto lezione a distanza. Ora per ora le informazioni riguardanti i sospetti casi Covid e i tamponi positivi nel corso della giornata continuano ad arrivare in municipio dove l’assessore all’istruzione Maria Grazia Ravara sta monitorando costantemente la situazione. «È un anno particolare anche per il Piano al diritto allo studio - commenta -, dal momento che ci sono idee e progetti, ma anche tanta incertezza legata alle misure esistenti e a quelle che potrebbero entrare in vigore. Nel frattempo - prosegue -, cerchiamo di essere quotidianamente di supporto alle scuole per le esigenze che possono presentarsi».

«Dopo il caso di Covid emerso alla materna il 2 ottobre, scadranno domani (oggi, venerdì 16 per chi legge, ndr) i canonici quindici giorni della quarantena, i bimbi torneranno a scuola dopo aver effettuato il tampone». Lo dichiara il sindaco di San Zenone Arianna Tronconi, che lancia un appello alla popolazione locale affinchè rispetti le regole anti-contagio. «Dopo il caso registrato il 2 ottobre alla materna del paese, una decina di bambini sono rimasti in quarantena per i canonici quindici giorni, torneranno quindi a scuola una volta effettuato il tampone - sono le sue parole -. Ancora una volta ne approfittiamo per invitare tutti a rispettare le regole anti-Covid nei diversi ambiti della vita sociale».

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