COVID Il presidio fuori dall’ospedale di Codogno

La richiesta di un cambio di rotta nella sanità lombarda

Uniti per ricordare chi ha perso la vita nella lotta al virus. Ma anche per ringraziare chi ancora sta dando tutto sé stesso e per chiedere che vi sia un cambio di rotta per la sanità, con una maggiore presenza nei territori. Due ore di “protesta silenziosa” nella mattinata di oggi, sabato 20 febbraio, all’ingresso dell’ospedale di Codogno (e in tanti altri in Lombardia e in Italia). Presenti, nel pieno rispetto delle normative, rappresentanti di Medicina Democratica, Coordinamento Lodigiano per il Diritto alla Salute, cooperativa sociale e terapeutica Il Pellicano, Comitato Civico per la difesa degli ospedali di Codogno e Casalpusterlengo, Lodigiano contro le discriminazioni e Cittadini Attivi di Codogno Insieme 2.0. «Ricordiamo, onoriamo e ringraziamo» le parole cardine di questa mattina rivolte a medici e personale sanitario. «La nostra iniziativa è anche un vibrante monito ai vertici sanitari della nostra regione e del nostro territorio affinché il personale medico, infermieristico, sanitario e sociosanitario non si trovi mai più ad affrontare un’emergenza come questa a mani nude, senza dispositivi, attrezzature e strumenti» hanno ricordato anche alcuni rappresentanti presenti.

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