Covid, il bollettino del 3 luglio: gli attuali positivi superano il milione, non succedeva da metà maggio

Nel Lodigiano 154 diagnosi in più, 8.542 in Lombardia, 71.947 in Italia. I tassi crescono ma non si impennano.

In Lombardia, sono 8.542 i nuovi casi di Covid-19 diagnosticati nella giornata di sabato, cui si riferiscono i dati diffusi oggi dal ministero della Salute, a fronte di 36.178 tamponi, per una percentuale del 23,6 per cento, in lieve aumento rispetto al 23,4 per cento dei dati diffusi ieri, sabato 2 luglio, e relativi ai tamponi di venerdì 2 luglio. Nel bollettino regionale di oggi sono 23 i morti, scendono (meno 5), i ricoverati totali che sono 1.026 in regione, stabili dall’1 luglio i numeri delle terapie intensive, al netto di ingressi, dimissioni e morti.

Riguardo alle province, Milano conta 2.905 nuovi positivi, Brescia 1.035, Monza - Brianza 735, Varese 703, Bergamo 653, Como 502, Pavia 551, Mantova 333, Cremona 282, Lecco 296, 93.Lodi 154, Sondrio 105.

I numeri di sabato

I dati di ieri 2 luglio in Lombardia, vedevano i 11.627 nuovi casi (erano 11.575 nel bollettino diffuso venerdì), con otto morti, stabile (24) il numero di ricoverati nei reparti di terapia intensiva, ma 32 ricoveri in più negli altri reparti, arrivati a quota 1.007 degenti. Nel bollettino di sabato i nuovi contagi da Sars Cov 2 erano così distribuiti: Milano +4.019 (Milano città +1.636), Bergamo +779, Brescia +1.385, Como +634, Cremona +342, Lecco +336, Lodi +252, Mantova +478, Monza e Brianza +1.024, Pavia +688, Sondrio +202, Varese +1.104.

I dati nazionali

A livello nazionale, oggi i nuovi contagi diagnosticati sono 71.947 nelle ultime 24 ore, con un aumento di 44.379 attualmente positivi che ritornano quindi sopra la soglia psicologica di un milione, sotto la quale il dato era sceso a metà maggio. La percentuale di tamponi positivi in Italia registrata sabato è stata quindi del 27,4 per cento, su 262.557 tamponi eseguiti, un dato in costante crescita come avviene ormai da quasi un mese ma che sembra andare verso una stabilizzazione.Cinquantasette in più i morti, per un totale di 168.545 ufficiali dal 20 febbraio 2020, senza contare le vittime di patologie cardiocircolatorie correlate venuti a mancare per “malori improvvisi” magari settimane dopo la guarigione o con decorsi asintomatici e non diagnosticati.

© RIPRODUZIONE RISERVATA