Covid, arriva l’analisi del prof. Galli: «A Carpiano diffusione limitata»

Lo screening mostra 1839 controlli e 89 casi di positività

Una «limitata diffusione sul territorio di Carpiano, non paragonabile a quella osservata a Castiglione d’Adda», e i dati raccolti con lo screening effettuato dall’equipe diretta dal professor Massimo Galli, direttore del dipartimento di Scienze Biomediche e Cliniche dell’Università di Milano, confermano quanto già anticipato: il Sars-Cov-2 ha colpito con minor impeto nel piccolo comune scelto per la sua vicinanza all’ex zona rossa. Dopo settimane di attesa sono stati infatti resi noti i risultati dello screening conclusosi lo scorso 30 giugno, risultati che parlano di 1839 controlli fatti e 89 casi di positività, un 5% dei residenti ben lontano dal 20% fatto registrare dall’analoga ricerca fatta su Castiglione d’Adda, dove il dato di positività aveva fatto registrare oltre il 20% di casi.

Il rapporto depositato in comune dal professor Galli spiega anche che tra i positivi agli anticorpi, il 35% non ha segnalato nei cinque mesi precedenti alcun sintomo attribuibile al Covid-19. Viene inoltre spiegato che «la ricerca del virus nel secreto naso-faringeo è stata attuata in tutti i positivi per IgG e in un campione di 333 persone scelte in modo randomizzato tra i partecipanti allo studio. I positivi al tampone naso-faringeo sono risultati in tutto 8, due soli dei quali positivi anche per le IgG. Solo uno di loro aveva avuto sintomi nei giorni precedenti».

I risultati ottenuti a Carpiano, inoltre confermano « un’elevata percentuale di infezioni decorse senza sintomi soggettivi. Il riscontro di un basso, ma non trascurabile numero di tamponi positivi prevalentemente in soggetti asintomatici IgG negativi suggerisce la presenza di infezioni recenti e conferma il persistere della circolazione del virus».

Galli ha poi confermato che i dati raccolti a Carpiano, analizzati assieme a quelli degli altri comuni campione, serviranno ad avere una «stima della sieroprevalenza dell’infezione su un territorio più vasto, di caratterizzare le caratteristiche demografiche delle persone che hanno contratto l’infezione da coronavirus e permetteranno inoltre di confrontare l’efficacia dei test rapidi immunocromatografici rispetto alle sierologie effettuate in laboratorio».

Un grazie a tutti coloro che hanno accettato di sottoporsi al test è poi arrivato dal sindaco di Carpiano, Paolo Branca, che spiega come lo screening sia stato oltre ad una opportunità per conoscere la reale diffusione del virus sul territorio, anche un «prezioso contributo al lavoro della comunità scientifica impegnata nel contrasto al virus.

Oltre ai ringraziamenti per tutti coloro che hanno contribuito alla riuscita dell’indagine, volontari, dipendenti comunali, infermieri e medici, Branca invita anche a «non abbassare la guardia: il virus Sars-CoV-2 - dice - è ancora in circolazione e, seppur con numeri meno drammatici rispetto a quelli dei mesi scorsi, continua a diffondersi e a costituire una minaccia. Il rispetto delle misure igienico-sanitarie è fondamentale ed è necessario il contributo di tutti: l’amministrazione comunale confida nella collaborazione di tutti i Cittadini».

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