CORNO GIOVINE Mario “l’autista”, 5 mesi per vincere la battaglia contro il Covid

Il 65enne è stato tra i primi ricoverati nella Bassa per coronavirus

«Sono il “Covid 2”» si presenta con fare ironico «Mario “l’autista”», 65enne di Corno Giovine, ex dipendente Star, tra i primi ricoverati per il Coronavirus tanto da finire su Rai 3 nel programma della giornalista Bianca Berlinguer. «Il 22 febbraio, dopo un paio di giorni che non stavo bene, la febbre è salita a 40 e mi hanno portato all’ospedale di Crema – ricorda il pensionato, facendosi subito serio -. Sono andato in coma e mi hanno trasferito a Pavia dove mi hanno intubato e sono rimasto tre giorni. Lì mi hanno salvato la pelle. Poi è scoppiata la pandemia, non c’erano posti e mi hanno portato al San Paolo a Milano». Il resoconto è preciso, anche se ovviamente appreso dai medici, mentre i ricordi personali si rarefanno nel “vuoto” dei mesi trascorsi in ospedale, attaccato ai respiratori, tra la vita e la morte. «Quando mi sono svegliato dal coma era marzo, arrivato al San Paolo sono rimasto ancora due giorni in coma e poi ho fatto un mese di terapia intensiva – prosegue il 65enne -. Dopo due mesi di allettamento ce ne sono voluti tre di fisioterapia per rimettermi in piedi. Il giornalista Rai è venuto a intervistarmi mentre facevo la riabilitazione al San Paolo».

Ora Mario sta bene, esce di casa con le sue gambe e ha ripreso una vita normale, ma non tutto è passato: «Ho sempre un po’ di formicolio alle gambe, sono sempre state il mio punto debole. Non so quanti tamponi ho fatto e sono negativo, ma sono ancora sotto osservazione». Che non è niente, spiega, rispetto a quel che ha passato: «All’inizio non mi sono reso conto di quello che avevo, ma ero grave – riflette -. Penso ai tanti amici che erano con me e non ci sono più, e mi dico che sono stato fortunato».

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