Coop, cercasi cassiere disperatamente

A rilento la selezione del personale per il nuovo ipermercato

Le aziende chiudono e il costo della vita cresce. E, in tempi di crisi, trovare un lavoro, soprattutto per chi è giovane, può rivelarsi davvero difficile. Eppure le possibilità ci sarebbero. Talvolta basterebbe un briciolo di buona volontà, spirito di sacrificio e qualche rinuncia. Non si parla neppure di fare lavori che gli italiani non prendono in considerazione, né di trasferirsi a centinaia di chilometri di distanza, ma solo di presentare domanda di assunzione in un supermercato. Non uno qualunque: la Coop. Già, perché a Peschiera sta aprendo il nuovo Iper e servono addetti da inserire alle casse. In tutto centosettanta figure da collocare tra Peschiera e un superstore a Bergamo. Non solo: servono addetti ai reparti, addetti al ricevimento-magazzino, oltre a macellai e salumieri. Eppure, sorprendentemente, l’attività di selezione del personale a quanto pare non sta andando per il meglio. Alla Coop sono ancora lontani dall’obiettivo di trovare tutto l’organico.

Da una parte il periodo estivo non favorisce i colloqui, dall’altra forse il lavoro presso la grande distribuzione organizzata è percepito come non dei migliori. Fatto sta che i responsabili di certo si aspettavano un riscontro superiore. Forse è l’offerta a scoraggiare: per 100 ore vengono offerti fino a 630 euro mensili per i cassieri. Pochi soldi, ma la prospettiva è quella di un futuro quasi sicuro in azienda. Si inizia con contratti di apprendistato, seppur in piena regola, ai quali però non tutti possono accedere. Destinatari in questo caso sono i giovani di età compresa tra i 18 e i 29 anni. L’apprendistato permette di ottenere una qualifica grazie a una formazione sul lavoro, ma la durata è di 54 mesi. Non tutti sono disposti a investire così 4 anni e mezzo, pur se si tratta di Coop Lombardia, ossia una società con circa 4mila dipendenti, 39 supermercati, 10 ipermercati, e una solidità indiscutibile.

L’alternativa è il contratto d’inserimento a 18 mesi. Per tutte le posizioni è richiesta la disponibilità a lavorare su turni e al lavoro domenicale: si propone una mansione che richiede grossa elasticità. È l’unico modo per tenere aperti i negozi per l’intera fascia oraria prevista e battere la concorrenza. Cercare un secondo impiego, magari per arrotondare lo stipendio che non è d’oro, diventa arduo. Le condizioni non sono dunque le migliori, ma lo scenario non cambia dalle altre parti. E va detto che la prospettiva di entrare in Coop è un’opportunità di crescita. Un investimento sul proprio futuro che gli interessati possono fare inviando il proprio curriculum, comprensivo dell’autorizzazione al trattamento dei dati personali ai sensi della legge 196/2003, indicando il riferimento della posizione via e-mail all’indirizzo [email protected].

Emiliano Cuti

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