Compie 101 anni dopo aver vinto
la sua battaglia contro il virus

Sant’Angelo, figli e nipoti la potranno abbracciare appena cambieranno le misure anti-Covid

Maria Angela, o meglio Marianina per tutti, ha sempre la risposta pronta. Attenta, vivace, brillante, ama prendersi cura della sua camera: tenerla in ordine, curarla, pulirla. E accogliere visitatori - in questo momento solo operatori e altri ospiti - per chiacchierare, della sua vita, dei ricordi di un cammino lungo, della sua amata famiglia.

È una storia di speranza, di quelle che suscitano un sorriso spontaneo, quella di Maria Angela Cambielli, ospite della casa di riposo della Fondazione Madre Cabrini onlus di via Cogozzo. Nata nel 1919, il prossimo 4 ottobre, il suo calendario personale segnerà 101 anni, con un “x” speciale accanto al compleanno ultracentenario, perché la signora Marianina è tra coloro che ce l’hanno fatta e si sono lasciate alle spalle l’emergenza con una vittoria sul virus.

La signora Cambielli ha superato indenne la guerra contro il Covid-19, affrontata in piena pandemia, tra marzo e aprile. Una battaglia condivisa anche con le sue compagne di stanza, che però, non ce l’hanno fatta. Maria Angela ha avuto sintomi lievi e la febbre, che hanno generato timori e preoccupazioni, considerate in primis le fragilità legate alla sua super età. A fare il tifo per lei, rigorosamente a distanza, come imposto dalle regole anti-Covid, i figli Dina e Giancarlo, che non le hanno fatto mai mancare il loro supporto. E che si sono immediatamente precipitati in struttura, per rivederla tramite il vetro e parlarle tramite il cordless, non appena la direzione ha messo in pista la modalità alternativa di visita post-Covid, con gli utenti in attesa dietro la grande vetrata dell’atrio e i loro familiari davanti, divisi solo da una lastra di vetro.

Lasciata alle spalle, per la signora Cambielli, all’orizzonte, oggi ci sono sorrisi e gioia. Anche se per il compleanno di Marianina, la festa tradizionale, con la famiglia riunita intorno a lei, e gli amici della casa di riposo tutt’intorno, non ci potrà essere. La signora - chi passa del tempo con lei ogni giorno la definisce, brillante, con uno spirito vivace e sempre con la risposta pronta - , non potrà condividere il giorno speciale con i figli e i nipoti. Le norme ancora non lo consentono, è la risposta della struttura, che sta comunque lavorando per riaprire al più presto ai colloqui di persona, sempre a distanza e senza contatti, ma almeno senza il vetro a dividere utenti e familiari. Ci sarà comunque la torta, ci saranno le candeline da spegnere e anche le sorprese dei figli, che presto tornerà anche ad abbracciare.n

© RIPRODUZIONE RISERVATA