Commozione e applausi a Codogno per la commemorazione delle vittime del Covid GUARDA IL VIDEO

A due anni dall’inizio della pandemia l’omaggio della città a chi è stato portato via dal virus

Marta della banda di Casalpusterlengo aveva l’emozione in gola, stamattina, a suonare il “Silenzio” al cimitero di Codogno in occasione delle commemorazioni dei morti Covid a due anni dallo scoppio della pandemia. Il sindaco Francesco Passerini e i rappresentanti dell’amministrazione comunale, polizia locale e semplici cittadini si sono ritrovati al camposanto poco prima delle 10 per un momento di raccoglimento. Poi hanno raggiunto il monumento ai caduti Covid di fianco alla sede della Croce Rossa e anche qui si sono fermati per una preghiera laica, un pensiero da rivolgere a chi è stato portato via dal virus. A indicare il senso più profondo di questa giornata “storica” è stato il parroco poi Monsignor Iginio Passerini, nella messa alle 10.30 in chiesa parrocchiale: «Non si dà salvezza integrale senza ricorso a risorse spirituali – ha detto -. Allora si tratta di cogliere dalla pandemia la provocazione a riscoprire alcuni aspetti che rendono sensata anche questa emergenza, sotto il profilo umano e anche sotto il profilo della fede». Al termine della liturgia commozione e applausi in piazza XX Settembre, quando il sindaco Passerini e l’assessore regionale Pietro Foroni hanno consegnato una medaglia alla memoria alla vedova di Giuseppe Vecchietti, fondatore della protezione civile, tra le prime vittime della pandemia.

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