CODOGNO Ripartire “di corsa” dopo il Covid

Sabato la staffetta di 180 chilometri fino a Vò, fra i partecipanti il “paziente 1” Mattia Maestri

Una festa di clacson ha accompagnato la corsa dei podisti lodigiani che sabato pomeriggio hanno dato vita alla staffetta della speranza Codogno-Vò Euganeo, 180 chilometri dalla Bassa al piccolo comune veneto passando per Maleo, Pizzighettone, Acquanegra, Sesto ed Uniti e Cremona, ogni 10 chilometri un passaggio simbolico di testimone fra corridori, ambulanza e staff al seguito per ogni evenienza.

E così a perdifiato facendo rotta verso Mantova, mentre calava il buio della sera e anche l’umidità, e i colori del cielo infuocato e le auto strombazzanti in segno di solidarietà sono stati “benzina”, e i runner li hanno divorati i chilometri, accompagnati dal vento a tratti a favore a tratti contro. Che così è la vita e il gusto dell’impresa.

Bigarello-Castel d’Ario-Bonferraro-Nogara-Sanguinetto, Cerea, Legnago-Terrazzo-Merlara-Montagnana-Lozzo Atestino e finalmente Vò, piazzale Lovisetto: a traguardare la meta nella mattinata di ieri è stato Mattia Maestri, il paziente 1, tra gli atleti del G.P. Codogno 82 che insieme ai gruppi podistici G.P. Casalese, G.P. Tavazzano e G.P. Pro Loco Vidardo hanno aderito all’iniziativa promossa dal Comitato Territoriale Fiasp di Lodi.

Arrivati alla spicciolata verso le 15 in piazza Cairoli a Codogno, maglia azzurra celebrativa dell’evento, sorrisi e tanta voglia di correre, gli atleti si sono radunati sul sagrato della chiesa per una foto di rito, quindi tutti sotto il mercato coperto per gli interventi delle autorità.

«È una lunga corsa di unione verso Vò e siamo orgogliosi di poter portare questo segno tra i nostri territori», ha detto il sindaco di Codogno Francesco Passerini con il consigliere Luigi Bassi, lasciando subito la parola al sindaco di Casale Elia Delmiglio: «Oggi due comunità si legano attorno allo sport e all’amicizia». La consigliera regionale Patrizia Baffi ha espresso la vicinanza di «tutta la Lombardia in questa corsa», mentre il presidente della Fiasp Nazionale Alberto Guidi ha ricordato «quel solco tracciato nella terra da migliaia di passi» che la staffetta Codogno-Vò ha ripreso a scavare e fatto dono a Mattia del tesserino Fiasp 2021.

«Mi hanno chiesto di partecipare e lo faccio più che volentieri, anche perché sono in grado di farlo che per me è la cosa che più conta» il commento del castiglionese, primo paziente Covid-19 diagnosticato in Italia.

A far sì che ci fosse sono stati i presidenti dei Gp di Codogno e Casale Carlo Benuzzi e Gabriele Ferrari, presenti sabato insieme alla delegazione di Padova. Un momento storico suggellato dallo scambio di gagliardetti e dalla benedizione del parroco Monsignor Iginio Passerini. E poi via. Di corsa.

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