Codogno, quadri in cerca di “adozione”

«Salviamo la nostra storia»: i quadri dei benefattori dell’ospedale di Codogno in cerca di adozione. Quella dei cittadini di Codogno innanzi tutto ma anche quella delle numerose comunità della Bassa che hanno sempre avuto nel nosocomio di viale Marconi un punto di riferimento importante: questo il forte appello di sussidiarietà che si lega a doppio nodo al progetto di restauro dei ritratti (72 in tutto) dei benefattori dell’ospedale di Codogno.

Il progetto sarà presentato alla città venerdì mattina (ore 10.30, raccolta d’arte Carlo Lamberti) e porta già con sé il sapore di una sfida vinta. Perché è da anni che si parla della necessità del recupero di questi dipinti. Oggi, dopo tante parole, ci sono i fatti. Quelli di una iniziativa che, voluta dall’amministrazione comunale di Codogno e dall’Azienda ospedaliera di Lodi (proprietaria delle tele), sostenuta dalla Fondazione Banca Popolare di Lodi, venerdì presenterà il primo quadro restaurato - quello di Francesca Bignami, prima benefattrice donna dell’ospedale di Codogno - e darà annuncio del restauro deciso già per un secondo dipinto, quello raffigurante il codognese Antonio Ferrari.

La prossima mossa chiama in causa il territorio: sempre venerdì sarà presentato anche il catalogo con la schedatura scientifica di tutte le opere (con i rispettivi costi di restauro), che permetterà ai cittadini di Codogno (e non solo) di adottare un benefattore, sostenendone il restyling. «Grande compiacimento per l’avvio di un progetto invocato nel tempo ma finora mai fatto partire in concreto - così ieri in conferenza stampa il sindaco Vincenzo Ceretti - . Ringrazio la disponibilità dell’Azienda ospedaliera e il sostegno della Fondazione Banca Popolare di Lodi, senza il cui contributo questa iniziativa non sarebbe partita. L’amministrazione ha fatto da collettore determinato: oggi il progetto parte con grandi speranze di recupero di un pezzo importante della storia della nostra città». «Fondamentale recuperare questa testimonianza del nostro passato», ha rimarcato l’assessore alla cultura Mario Zafferri. Delegata ai rapporti con l’Ao e “motore” attivo del progetto, la consigliera comunale Patrizia Baffi ha dato sottolineature importanti: «Oggi siamo a fissare il punto zero di questo progetto. Ora parte il grande lavoro di adozione dei nostri benefattori: con questo progetto ci apriamo al territorio, mettendo i cittadini nella condizione di diventare parte attiva nel recupero del proprio passato».

A rappresentare la Fondazione Bpl ieri era Claudio Anzi: «In questi quadri ho subito percepito lo spirito di appartenenza ad un territorio. Non avremmo potuto non esserci in questo progetto. E tanto più i cittadini daranno sostegno al progetto, tanto più la Fondazione darà concretamente ancora sostegno all’iniziativa».

Restauratore di Livraga, Domenico Cretti ha restaurato in forma gratuita il dipinto di Francesca Bignami, permettendo di dirottare risorse sul risanamento del quadro di Antonio Ferrari: «Secoli fa questi benefattori hanno fatto tanto per l’ospedale di Codogno. Adesso sta a noi recuperarne lustro e memoria».

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