CODOGNO Le Pigotte Unicef realizzate dalle nonnine delle Opere Pie. GUARDA IL VIDEO

Presentate le bambole della solidarietà, un progetto per collaborare alla vaccinazione dei bambini dei paesi poveri

Sedute con in braccio le “loro” Pigotte, le anziane della Fondazione Opere Pie di Codogno ieri erano bambine, mamme, nonne. Un filo delicato e sottilissimo unisce le nonnine agli operatori e ai volontari della struttura di via Ugo Bassi che ogni giorno si prendono cura di loro e le hanno aiutate a confezionare le bambole di pezza Unicef. Ai famigliari che hanno portato scampoli di stoffa e gomitoli di lana per realizzarle. Ai bambini dei Paesi poveri che grazie alle Pigotte potranno ricevere il vaccino anti-Covid.

Quest’anno l’iniziativa Unicef è finalizzata proprio a questo, come ha spiegato il presidente del comitato provinciale Unicef di Lodi Gianpaolo Pedrazzini, invitato ieri alle Opere Pie con gli storici volontari Rosanna Balcani e Domenico Enso. «In questi tre anni di mio mandato abbiamo organizzato diverse cose belle per raccogliere fondi per i bambini in difficoltà – ha detto Pedrazzini -. Non vi nascondo però che oggi ( ieri per chi legge ndr) è una grossa emozione. Purtroppo con il Covid le situazioni dei bambini in tutto il mondo sono peggiorate e abbiamo bisogno sempre più di qualcuno che ci dia una mano a far nascere queste Pigotte, che hanno un’enorme bellezza perché una diversa dall’altra e che permetteranno di vaccinare per un intero anno un bambino». Ogni mercoledì da un mese a questa parte gli ospiti del Centro diurno e della Rsa, ma anche qualche anziano del centro Alzheimer, hanno disegnato e ritagliato i cartamodelli delle bambole, scelto i tessuti per vestirle, acconciato le capigliature con la lana.

«Ringrazio Unicef che ci ha fatto questa proposta che ci permette di mettere in campo la cura a tutto l’umano che ognuno di voi e ognuno di noi ha e che vogliamo coltivare» ha detto il presidente delle Opere Pie Gianni Stringhetti.

Il direttore Giovanni Grecchi ha espresso tutto il suo stupore per «l’unicità di ogni Pigotta in un mondo di bambole industriali». Si spiegano così le parole del presidente della Bcc Laudense Alberto Bertoli: «Vedere queste signore con in mano le Pigotte dice più di mille parole». Le bambole saranno messe in vendita e acquistandole si contribuirà a vaccinare i bambini della periferia del mondo. «Speriamo di farne tante altre» ha commentato la presidente degli Amici della Fondazione, Rosy Rossetti.

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