Codogno, la solidarietà del ministro alle ragazze insultate sul web

Telefonata di Lucia Azzolina alla mamma preside

La ministra Lucia Azzolina chiama la preside Antonia Rizzi. La telefonata del tutto inattesa è arrivata nel tardo pomeriggio di venerdì, come riferisce la dirigente scolastica dell’istituto Ambrosoli di Codogno: «La ministra ha voluto esprimere a me e alle mie figlie la sua solidarietà e vicinanza per gli insulti di cui le ragazze sono state fatte oggetto su numerosi profili social dopo la loro pacifica dimostrazione di dissenso in occasione della visita a Codogno dell’onorevole Matteo Salvini avvenuta domenica scorsa. Gli insulti, che nel frattempo continuano a proliferare, hanno colpito anche noi genitori».

C’è un principio di forza nella solidarietà che non t’aspetti, ed è quello racchiuso nelle tante testimonianze di affetto che la professoressa Rizzi e le sue figlie Alessandra e Arianna stanno ricevendo da giorni. Da amici e conoscenti, ma anche da gente comune che ha empatizzato con le due sorelle, finite nel tritacarne dei social per essere scese in piazza “contro” il segretario del Carroccio.

Una protesta pacifica, organizzata con alcuni amici sollevando i cartelli “Non ci rappresenti”, “Non si specula sui morti” e l’hashtag “+ bacini – Salvini”. Immortalata da un fotografo Ansa e rimbalzata sugli organi d’informazione e i canali Instagram e Facebook, dove si è scatenata la furia social.

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