CODOGNO Il “grande fratello” dei vigili trova mille auto senza revisione

Presentato il sistema di sorveglianza integrato con i tablet della polizia locale

La pattuglia si posiziona a valle del varco, riceve un alert sul tablet, ferma il veicolo “attenzionato” e sanziona l’automobilista seduta stante. Ecco un’applicazione del sistema integrato di videosorveglianza attivo dal 28 aprile a Codogno che connette i varchi d’ingresso a Codogno alla centrale operativa della polizia locale in via Pietrasanta, un mini “Pentagono” dove si registrano e analizzano i dati captati dagli occhi elettronici posizionati ai cinque accessi. Un test dell’efficacia è stato presentato ieri mattina al comando dall’amministratore della società Traffic Technology Domenico Pesavento, alla presenza del sindaco Francesco Passerini e del comandante della polizia locale Marco Simighini. E i dati parlano chiaro: in quindici giorni sono stati rilevati 450.558 passaggi per 35.333 veicoli transitati con una media giornaliera di 30.037 transiti, a riprova dello snodo stradale rappresentato dalla città di Codogno nella Bassa. La vera sorpresa però è un’altra: dei veicoli “fotografati” 1.011 hanno la revisione scaduta e 789 non sono assicurati, mentre quelli euro 1-2 e 3 risalenti “all’anteguerra” sono ben 2.745. Un altro dato sorprendente è il numero dei veicoli con targa straniera, la bellezza di 1.351

. A Codogno passa il mondo. E con il progetto “Città sicura” chi non gradito sarà tracciato e rintracciabile proprio grazie alla tecnologia di Traffic Technology condivisa da 180 Comuni in tutto il Nord Italia per un totale di 500 punti di rilevazione. Che consente di seguire un veicolo in fuga dopo un episodio criminoso, per esempio. «Con questo progetto completiamo il controllo e forniamo ai cittadini una maggiore sicurezza – ha detto il sindaco Passerini -. Il passaggio successivo potrà essere quello di connettere Codogno con altri territori dotati di punti di rilevazione come ad esempio il comune di Casalpusterlengo sull’asse della 234 oppure Fombio e San Fiorano». Il portale darà inoltre supporto all’attività di carabinieri, guardia di finanza e polizia di Stato che potranno creare proprie “black list” di auto “attenzionate” e ricevere alert dei passaggi in maniera del tutto autonoma tramite Telegram. «La polizia locale non è nel comparto sicurezza e non fa parte delle forze dell’ordine in senso stretto, ciò nonostante su tutto il territorio nazionale, grazie alle amministrazioni che mettono risorse, evidentemente, è quella più avanti nel controllo del territorio con l’occhio tecnologico» ha precisato il comandante Simighini.

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