CODOGNO «Hanno invitato gli attori e dimenticato noi medici di famiglia»

Lo sfogo di Clelia Negri dopo l’evento della Regione a due anni dallo scoppio della pandemia

I medici-attori “preferiti” a quelli veri all’evento “Codogno 2020-2022” con il governatore Attilio Fontana lunedì a Codogno. «È un’offesa grande, soprattutto perché abbiamo avuto quattro colleghi morti» riflette amara la dottoressa Clelia Negri, parlando a nome dei colleghi come lei mortificati dalla “dimenticanza” della Regione. All’appuntamento organizzato da palazzo Lombardia nel secondo anniversario Covid-19, sono stati invitati gli attori della fiction Doc e i medici quelli “veri” dell’Azienda ospedaliera di Lodi, ma non i professionisti di medicina territoriale. «Hanno invitato gli attori e i medici ospedalieri, anche quelli che nel 2020 nemmeno erano a Codogno, mentre noi è come se non esistessimo, noi che in questi due anni eravamo qua con l’ambulatorio aperto – prosegue la dottoressa che ha lo studio a Codogno -. Tra noi c’è chi è morto e chi si è ammalato per far fronte a tutti i pazienti che arrivavano, che ci cercavano. E che all’evento in cui si parlava della pandemia a Codogno dal 2020 al 2022 nessun medico di medicina generale sia stato invitato è grave e offende i colleghi morti». Sono quattro quelli portati via dal virus nel Lodigiano. E tutti della Bassa: Ivano Vezzulli, Andrea Carli, Marcello Natali, Giuseppe Borghi. Nel Sudmilano il prezzo di vite tra la categoria è di altri due medici: San Donato ha perso Marzio Carlo Zennaro e San Giuliano Roberto Lovotti.

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